Alan Turing riceve la grazia a quasi 60’anni dalla sua morte

Gli appassionati, i Geek e i nerd sicuramente sapranno chi era Alan Turing, ma per chi si sta addentrando ora nel mondo dell’informatica un po’ di storia non può far che bene.
Alan Turing, nato a Londra il 23 Giugno del 1912 era un dei più grandi matematici del XX secolo, considerato uno dei padri dell’informatica. Egli infatti fu il creatore della Macchina di Turing la quale ebbe un ruolo significativo nella creazione dei moderni computer.

Macchina di Turing
Modello della macchina di Turing

Per questi suoi contributi, Turing, è considerato il padre della scienza informatica e dell’intelligenza artificiale, da lui teorizzate già negli anni trenta. Ma il suo impegno nel mondo scientifico non si fermò qui: egli infatti fu un fervente scienziato attivo nell’ambito della biologia, della chimica e della crittografia. Fu grazie al suo contributo che gli inglesi riuscirono a craccare il codice Enigma utilizzato dai tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, per coordinare le truppe. Questo diede agli alleati un notevole vantaggio strategico ed è anche grazie al suo lavoro, quindi, che la Germania nazista fu sconfitta.

Il suo impegno gli valse l’onorificenza militare britannica, ma a poco servì dopo la scoperta delle sue inclinazioni sessuali. Turing era infatti omosessuale, un crimine ritenuto ancora talmente grave all’epoca da costringerlo ad un terribile scelta: la castrazione chimica o il carcere a vita. Egli scelse la prima opzione, un’opzione che lo portò ben presto al suicidio, a causa dell’umiliazione, con la famosa “mela avvelenata” intrisa di cianuro l’8 giugno del 1954.

Turing morì all’alba dei suoi 42 anni, ma la sue scoperte e il suo lavoro non vennero mai dimenticati, tant’è che una società della Silicon Valley, negli Stati Uniti, con sede a Cupertino, guidata da un giovane Steve Jobs, adottò una mela morsicata come stemma della propria azienda: la Apple.

Oggi, 24 dicembre 2013, dopo varie petizioni online, per chiedere alle istituzioni inglesi la grazia, è finalmente stato firmato il perdono reale. Certo, una magra consolazione per un uomo che dopo aver contribuito al benessere dell’umanità, ha ricevuto in cambio angherie e umiliazioni, ma come si suol dire “meglio tardi che mai”.

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