Google+, addio all’integrazione forzata e al progetto?

L’improvviso addio di Vic Gundotra, responsabile di Google+, ha sorpreso esperti e appassionati del settore, anche perché non sono arrivate motivazioni ufficiali sulla decisione. Ma adesso il quadro sembra delinearsi in maniera più chiara grazie a un rapporto pubblicato da TechCrunch, che nel dettaglio parla di una completa rivoluzione delle strategie dell’azienda volte alla diffusione della piattaforma sociale.

In breve, sembra che Google voglia mettere da parte la tattica originale per rendere G+ un social network in grado di competere con Facebook e Twitter e di conseguenza forzarne l’intrusione in ogni prodotto offerto ai suoi utenti. Tutto questo pare avrà fine molto presto: come scrive la fonte, tra 1.000 e 1.200 impiegati, gran parte di questi formata all’interno della divisione dedicata allo sviluppo e alla crescita di Google+, saranno spostati in altri settori. Il team di Google Hangouts sarà trasferito in Android, seguito probabilmente dagli uomini al lavoro su Google+ Photos. Curiosamente, se il rapporto dovesse corrispondere al vero, questo significa che ci sarà un gruppo all’interno del team Android incaricato di lavorare anche su applicazioni per iOS e per il Web, vista la natura cross-platform di questi servizi.

Vic Gundotra
Non poteva ovviamente mancare la risposta a queste indiscrezioni da parte di un portavoce Google: “Le notizie di oggi non hanno alcun impatto sulla nostra strategia Google+abbiamo un team incredibilmente talentuoso che continuerà a progettare una grandiosa esperienza utente tra Google+, Hangouts e Photos“, ha detto l’esponente dell’azienda.

Aldilà delle smentita da parte del colosso, non sorprenderebbe vedere Google cambiare strategia. In fondo, la piattaforma sociale non è riuscita a conquistare quella userbase necessaria per porsi realmente come rivale di Facebook, senza contare che l’aggressiva strategia di integrazione ha generato l’effetto contrario per gli utenti, infastiditi da questo atteggiamento. Il rapporto di TechCrunch spiega a chiare lettere che il progetto Google+ non è affatto morto, ma l’addio di Gundotra e il taglio delle risorse fanno pensare a un graduale abbandono. Se le indiscrezioni dovessero corrispondere al vero, non passerà molto tempo prima di scoprirlo.

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