OnePlus e la strategia di marketing per One: il tallone di achille?
Parliamoci chiaro: One è sicuramente un dispositivo importante, connotato da caratteristiche tecniche all’avanguardia, soprattutto grazie al potente hardware di cui è dotato; forse più discutibile l’estetica del prodotto, molto simile (forse fin troppo) a Oppo Find, ma questa è un’altra storia. Invece noi vogliamo soffermarci sulla strategia di marketing adottata dalla società OnePlus per la vendita di One.
Come sappiamo il produttore ha avuto la simpatica idea di realizzare un contest denominato “Smash the Phone”, dove cento partecipanti, selezionati in maniera del tutto casuale fra gli aderenti al concorso, avranno la possibilità di rompere il proprio device per ottenere One a un dollaro (cifra molto simbolica) e 10 inviti per acquisti successivi, da donare magari ad amici o parenti.
Sembra però che anche la società si sia accorta di questa “falla” nel sistema di marketing, e abbia corso ai ripari, permettendo ai vincitori di scegliere se distruggere il proprio device (che non è casuale, ma deve far parte di quelli previsti da OnePlus) ovvero donarlo a Medic Mobile. Sicuramente meglio che distruggere un dispositivo che è costato non meno di 700 euro.
Infatti la domanda che ci siamo posti quando è stato ufficializzato il contest è stata spontanea: conviene distruggere un dispositivo, quale iPhone 5s piuttosto che Galaxy S5, che hanno un costo di 700 euro, per un device che costa “soltanto” 260 euro? Sicuramente no. Crediamo che Oneplus si sia posta la stessa domanda, forse un po’ in ritardo, ma almeno è corsa ai ripari.
Per il resto, un terminale che ci ha convinto, che si fa forte della sua dotazione hardware. A bordo troviamo un potente processore Qualcomm Snapdragon 801, 3 GB di memoria RAM, 16/32/64 GB di memoria interna a seconda del taglio scelto, un display full HD e un’ottima fotocamera da 13 megapixel con ottica Sony. Oltre alla cosa che più ci ha colpiti, ovvero il prezzo, bassissimo. Ve lo consigliamo? Si con la s maiuscola.
