Assassin’s Creed Unity – Recensione

Assassin’s Creed Unity è uno degli episodi più importanti nella storia di un franchise che, dal 2007, non si è praticamente fermato un attimo, fatta eccezione per la pausa tra primo e secondo capitolo. Parliamo infatti del primo progetto legato al marchio ad essere realizzato esclusivamente per console di ultima generazione (e PC) e potenzialmente si pone dunque come quella rivoluzione attesa dai fan da anni. Dopo le avventure piratesche con Edward Kenway in Black Flag, che hanno avuto il merito di cambiare il focus della struttura di gioco e offrire, del resto, quello che è uno dei migliori Assassin’s Creed mai realizzati, si torna adesso in Europa per vivere in prima persona le vicende drammatiche della Rivoluzione Francese. Se parlare di vera innovazione ci sembra francamente esagerato, bisogna ammettere che sono stati fatti diversi passi in avanti che, messi insieme, regalano quello che può definirsi come un nuovo inizio per la saga.

[easyazon_block add_to_cart=”default” align=”center” asin=”B00JGRCZCY” cloaking=”default” layout=”top” localization=”default” locale=”IT” nofollow=”default” new_window=”default” tag=”web051-21″]

assassins creed unity recensione 04

Assassini, Templari e la Rivoluzione Francese

L’eterno conflitto tra Assassini e Templari, che assume ormai contorni sempre più oscuri e complicati, ha riguardato ovviamente anche la Francia e il periodo della Rivoluzione Francese, dalla Presa della Bastiglia del 1789 in poi. Protagonista è Arno Dorian, figlio di una nobile famiglia di Versailles che, una volta cresciuto, decide di unirsi alla Confraternita degli Assassini quando scopre che il padre, ucciso quando egli aveva appena 8 anni, fu vittima dell’Ordine dei Templari. Da qui parte una storia di vendetta e redenzione che ricorda per larghi tratti quella di Ezio Auditore: all’assassino francese manca tuttavia quel carisma che contraddistinse il protagonista italiano, e che gli valse la realizzazione di ben tre capitoli, sebbene i dialoghi siano comunque ben scritti. Per questo, la sceneggiatura accompagna bene le sessioni di gioco e porta ad ogni modo l’utente a spingere per cercare di arrivare il prima possibile all’epilogo. La presenza di incarichi secondari che approfondiscono le vicende dei tanti personaggi in gioco, tra cui uomini storici del calibro del Marchese de Sade, Luigi XVI, Maria Antonietta e Napoleone Bonaparte, arricchisce ancora di più l’offerta di Assassin’s Creed Unity sotto questo punto di vista.

assassins creed unity recensione 03

Tanti passi in avanti, ma la rivoluzione può attendere

Parlando di gameplay, partiamo dalla premessa che chi si attendeva, o sperava in una forte rivoluzione resterà profondamente deluso. Le fondamenta della saga restano lì e chi ha giocato tutti o gran parte degli episodi precedenti si troverà immediatamente a proprio agio. Tuttavia, saranno proprio gli utenti più esperti di Assassin’s Creed ad accorgersi di tutti quei piccoli cambiamenti che, nel complesso, regalano un’esperienza di gioco più varia e ricca rispetto al passato.
La maggior potenza offerta dalle console di nuova generazione ha permesso di dare vita a quella che è la mappa più grande mai realizzata per un capitolo della saga: la Parigi di Unity è persino più vasta da esplorare del Mare delle Indie Occidentali di Black Flag, oltre ad essere diversificata perfettamente tra i vari quartieri. A ciò si aggiunge la possibilità di poter esplorare finalmente diversi interni, anche non strettamente legati alla storia o alle missioni: questo offre maggiori possibilità in termini di gameplay, soprattutto quando si è intenti a fuggire da un numero eccessivo di avversari.
Ed è una possibilità da non sottovalutare, perché Ubisoft ha finalmente lavorato molto e bene sui combattimenti: la base è quella del passato, ma adesso gli avversari non aspetteranno stupidamente il loro “turno” per attaccare il giocatore. Quest’ultimo, al contrario, sarà costretto a utilizzare con miglior tempismo il contrattacco e le schivate, ma la fuga si rivelerà spesso la soluzione migliore perché il livello di difficoltà è indiscutibilmente cresciuto. I vari nemici sono stati poi diversificati a seconda del loro equipaggiamento: all’inizio dell’avventura sarà sconsigliabile quindi affrontare i soldati avversari più potenti, ma prediligere un atteggiamento più prudente.
In luce di questo, lo sviluppatore ha inserito finalmente un’apposita modalità stealth che si rivela utile per non farsi individuare in certe situazioni: una mancanza clamorosa negli episodi passati, considerato che obiettivo è spesso quello di eliminare determinati target senza farsi scoprire, ma che viene finalmente inserita in Unity per dare maggior varietà alla formula di gioco. A ciò si abbina un sistema per ripararsi dietro i vari oggetti del mondo circostante, così da nascondersi più facilmente dagli avversari. Per il resto, come dicevamo, permangono tutte le caratteristiche canoniche della serie: dall’Occhio dell’Aquila (gestito tuttavia in maniera differente, con vari potenziamenti da acquistare per migliorarne l’efficacia) ai salti da grandi altezze. Il tutto si è semplicemente arricchito e migliorato, e sebbene come si diceva non arriva quella rivoluzione che in molti attendevano, è comunque una ventata di aria fresca che questa serie meritava.

assassins creed unity recensione 02

La splendida Parigi e qualche bug di troppo

Il comparto tecnico di Assassin’s Creed Unity rende finalmente giustizia alla potenza di PlayStation 4 e Xbox One: Parigi è tanto immensa quanto bella da vedere, oltre ad essere varia e curata splendidamente sotto il profilo artistico anche per quel che concerne gli interni, semplicemente straordinari. Sono state aggiunte numerose nuove animazioni e resi i comportamenti degli abitanti più credibili, sebbene permanga ancora qualche difetto di troppo. Texture in alta definizione, ottimi modelli poligonali, impianto di illuminazione realistico e ben realizzato e tutto il resto regala un quadro di buona fattura. Il problema? L’ottimizzazione. È evidente che Assassin’s Creed Unity non fosse ancora pronto per la commercializzazione sul mercato e avrebbe richiesto qualche mese in più per risolvere alcune problematiche che, purtroppo, hanno coinvolto direttamente coloro che hanno acquistato il gioco. Trovarsi “incastrati” in qualche bug non è poi così raro, sebbene le ultime patch abbiano reso questo fenomeno molto meno frequente, ma soprattutto sono le prestazioni a deludere: abbiamo provato Assassin’s Creed Unity su PlayStation 4 riscontrando frequenti cali specialmente nelle situazioni più concitate. Il target dei 30 frame per secondo non è praticamente quasi mai rispettato, senza contare che la risoluzione nativa a 900p non aiuta a garantire una migliore pulizia dell’immagine. Ubisoft sta lavorando sui motivi che portano a queste problematiche e spera di risolvere il tutto con le prossime patch: non possiamo che sperare che vada effettivamente così, perché non si può presentare sul mercato un prodotto in queste condizioni. Precisiamo: non si parla di un titolo ingiocabile, ma in alcuni casi si presentano scatti e bug fin troppo evidenti per essere ignorati.

[easyazon_block add_to_cart=”default” align=”center” asin=”B00JGRCYKC” cloaking=”default” layout=”top” localization=”default” locale=”IT” nofollow=”default” new_window=”default” tag=”web051-21″]
Capitolo longevità: in linea con i precedenti episodi per quanto riguarda la storia, ma che viene arricchita notevolmente dalla presenza di numerose attività secondarie, alcune veramente ben fatte come gli Omicidi Misteriosi. Grande novità di questo episodio è rappresentata poi dalle missioni cooperative giocabili con altre tre persone: gli incarichi sono piuttosto vari e permettono di divertirsi alla grande. Il problema, semmai, è da riscontrarsi nello sbilanciamento degli equipaggiamenti. Si può lavorare meglio da questo punto di vista, cercando ad esempio di mettere insieme giocatori allo stesso livello. Sebbene si tratti di gioco cooperativo, non è comunque piacevole trovarsi a collaborare con compagni troppo forti o, peggio, fin troppo deboli.
Infine, nota positiva per il comparto sonoro: la colonna sonora è ottima e ben accompagna le sessioni di gioco, sebbene manchi quel “pezzo forte” da riascoltare anche lontani dalle strade di Parigi, tema principale a parte. Pollice su per il doppiaggio in italiano, ben recitato soprattutto per quel che riguarda i personaggi primari.

Potrebbe piacerti anche