Halo: The Master Chief Collection – Recensione

Ci sono le Collection. Ci sono i “semplici” Remaster. Poi, in una categoria a parte, c’è la Master Chief Collection. Sì, perché quello di 343 Industries, con la collaborazione di Saber Interactive, Certain Affinity e Ruffian Games, non è il classico lavoro di rimasterizzazione di vecchi titoli da riportare su una macchina di nuova generazione. È più un tributo, un atto di amore verso una saga che ha fatto innamorare e continua a far innamorare milioni di giocatori in tutto il mondo e che, in modo particolare, è diventata simbolo indiscusso del marchio Xbox. Per farla breve, se Nintendo ha Super Mario, Microsoft ha Master Chief, perché lui, più di tutto, rappresenta l’essenza di una serie che adesso ha il difficile compito di espandersi a nuovi mondi, universi, idee, rischi e azzardi che sarà interessante vedere quanto pagheranno. Ma quello è un discorso che faremo non appena potremo valutare il lavoro fatto con Halo 5 Guardians, previsto per Xbox One alla fine del prossimo anno: nel frattempo, ci “accontentiamo” di questa Collection, che ha il merito di riportarci al passato per rivivere le quattro avventure che hanno visto per protagonista lo Spartan e lo fa in un modo che nessun altra raccolta simile ha mai saputo offrire.

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Halo The Master Chief Collection Recensione 22

Un pacchetto imperdibile per ogni fan di Halo

Halo: Combat Evolved Anniversary, Halo 2 Anniversary (realizzato appositamente per Xbox One), Halo 3, Halo 4. E non finisce qui: l’accesso esclusivo alla beta multiplayer di Halo 5 Guardians che partirà a fine dicembre e durerà tre settimane, la possibilità di vedere le puntate di Halo: Nightfall, serie TV prodotta da Ridley Scott e una serie di materiali esclusivi che anticipa qualche piccolo dettaglio sul prossimo episodio della serie. Sono solo i contenuti e tanto basterebbero per meritare l’acquisto, dato che la Collection è venduta al prezzo pieno di un normale prodotto retail (69,99 euro), ma è il modo in cui lo sviluppatore ha messo insieme tutto questo a strappare applausi a scena aperta.

Halo The Master Chief Collection Recensione 10

All-in-One

Interfaccia unica: è la base da cui è partita 343 Industries per realizzare Halo: The Master Chief Collection. Offrire agli appassionati una quantità enorme di contenuti, tratti da giochi differenti, ma messi assieme come se appartenenti a un prodotto soltanto. Questa idea trova forma e splendida realizzazione nel menu che si presenta al giocatore non appena avviato il titolo: si può accedere immediatamente a ognuno dei quattro episodi presenti e questa non è una novità per operazioni simili. 343 Industries ha fatto però di più: tutte le missioni sono già sbloccate, questo significa che l’utente ha piena libertà di scegliere quali giocare senza la necessità di doversi rifare per forza tutta la campagna single player. Il massimo di questa potenzialità la si ritrova negli Elenchi Partita, in cui è possibile cimentarsi in apposite liste di missioni predefinite che abbiano un minimo comune denominatore. Ad esempio, affrontare tutti gli incarichi con l’Arbiter in Halo 2 Anniversary, cimentarsi solamente nei livelli in cui è previsto un massiccio uso dei veicoli e così via. La ciliegina sulla torta? Sono presenti anche elenchi che comprendono missioni da giochi differenti.
E il tutto avviene in maniera immediata grazie a uno straordinario lavoro di ottimizzazione: passare da un titolo all’altro è veramente questione di pochi secondi. Qualche leggero problema si è verificato solo con Halo 2 Anniversary, ma è stato fortunatamente risolto grazie al gigantesco aggiornamento del Day One di ben 15 GB che, oltre a sistemare qualche bug fastidioso, abilita e aggiunge alcune feature e l’intero comparto multiplayer, che approfondiremo nei prossimi giorni con un paragrafo a parte.

Halo The Master Chief Collection Recensione 17

Halo 2 Anniversary

Il piatto forte della Master Chief Collection è rappresentato senza dubbio da Halo 2 Anniversary, remake dello storico secondo episodio lanciato esattamente dieci anni fa su Xbox. 343 Industries non ha fatto altro che dedicare a questa produzione lo stesso trattamento che era stato riservato a Combat Evolved su Xbox 360: un completo rifacimento del motore grafico che, in questo caso, è accompagnato anche da una realizzazione da zero delle cut-scene girate per raccontare la storia. Questo lavoro è stato realizzato da Blur Studio, team veterano che si è occupato delle sequenze spaziali del blockbuster cinematografico Avatar, tra le altre cose. E infatti il risultato non delude, dato che la qualità dei nuovi filmati è elevatissima e risulta essere tra le migliori mai viste per un videogioco. La recitazione dei personaggi è credibile, la resa delle ambientazioni e dei vari effetti speciali da livelli hollywoodiani, la regia a dir poco impeccabile. Ma per i nostalgici c’è comunque la possibilità di passare immediatamente alle cut-scene originali tramite la pressione di un pulsante: la stessa cosa che è del resto possibile fare anche per la campagna.
È una soluzione che abbiamo apprezzato in titoli come il remake di Monkey Island o lo stesso Halo: Combat Evolved Anniversary e che permette di far risaltare ancora di più gli attributi della ri-realizzazione di tutte le missioni. Il gioco gira a una risoluzione nativa inferiore ai 1080p vista la necessità di far convivere due motori grafici differenti, ma restituisce un colpo d’occhio di ottima fattura, specie in alcune situazioni, insieme a prestazioni granitiche a 60 frame per secondo, una grande novità per Halo molto attesa dagli appassionati della saga.

Il titolo più desiderato rispetta dunque le aspettative, specie per quanto concerne la qualità del remake: e gli altri? Stesso discorso, ma con alcune precisazioni. Per Halo, Halo 3 e Halo 4 si è trattato di un “semplice” remaster a 1080p e 60 FPS, con qualche lieve miglioria tecnica che comunque non sfiora nemmeno, ovviamente, l’importanza di un motore grafico totalmente inedito. In tal senso è stato ad ogni modo piacevole scoprire che certi titoli, rinvigoriti dalle migliori prestazioni e da una risoluzione nettamente superiore rispetto la versione originale, riescono ad essere in certi frangenti tremendamente attuali, specialmente il più recente, Halo 4. Ma siamo rimasti sorpresi in positivo anche da Halo 3, che colpisce per ambientazioni enormi e una quantità stupefacente di nemici a schermo. Combat Evolved Anniversary si limita al “compitino” e ogni tanto si lascia scappare qualche leggerezza per quanto riguarda il frame rate (così come per il quarto episodio): niente comunque di particolarmente grave che pregiudichi l’esperienza di gioco.

Aggiornamento 05 dicembre 2014 – Il disastro del multiplayer

Abbiamo atteso un mese per completare questa recensione e francamente non pensavamo di arrivare a una situazione simile. Il lancio di Halo: The Master Chief Collection è stato un completo disastro. Non tanto per il valore del pacchetto in sé che, come abbiamo già spiegato, è indiscutibilmente elevato, quanto per il modo in cui 343 Industries e Microsoft hanno gestito il comparto online, che ancora ad oggi presenta gravi problemi di funzionamento.
Il tutto è iniziato con l’impossibilità di trovare una partita in tempi rapidi: il matchmaking costringeva ad attese veramente lunghissime, che peraltro venivano seguite da sessioni di gioco indecenti, dove a regnare erano soltanto un forte lag e continue disconnessioni. Passano le settimane, arrivano diverse patch e la situazione migliora, ma siamo ben lontani dalla normalità. I tempi di attesa sono stati ridotti al minimo: tuttavia, le partite sono ancora perlopiù generalmente ingiocabili. Non va bene: Halo è sempre stato un prodotto in grado di reggersi anche solo con il comparto single player, ma il multiplayer ne è sempre stato il vero punto di forza e vederlo ridotto in questo stato è un clamoroso spreco. Il voto finale assegnato alla recensione è dunque una media perfetta tra il 10 che meriterebbe la Collection in sé, visto che la quantità e la qualità di contenuti offerta è superiore a qualsiasi altro prodotto simile lanciato sul mercato, e il 4 che sintetizza la piena insufficienza di come è stato gestito il multiplayer. La speranza è che lo sviluppatore riesca a risolvere queste gravi problematiche in tempi brevi, ma l’impressione è che bisognerà aspettare diverse settimane.

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