Rosetta, missione compiuta: Philae atterra sulla cometa

Dopo un viaggio lungo 10 anni, il lander Philae della missione Rosetta è atterrato sulla superficie ghiacciata della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (67P/C–G). Il distacco del lander dalla sonda Rosetta è avvenuto alle 9.35 ora italiana e, al termine di una discesa lunga sette ore, ha raggiunto la cometa. Un successo enorme per l’Agenzia Spaziale Europea, che adesso avrà il compito di verificare la stabilità del lander sulla superficie del corpo celeste, dato che sono emerse alcune preoccupazioni circa il funzionamento del sistema di ancoraggio: è la prima volta che una sonda costruita dall’uomo riesce nell’impresa.


Il contatto con la superficie della cometa (avvenuto intorno alle 16.35 ora italiana) ha scatenato comprensibili scene di entusiasmo e giubilo nella sala di controllo della missione, mostrata in diretta streaming sul sito ufficiale dell’agenzia. Terminate le verifiche post-atterraggio, che richiederanno ancora qualche ora, Philae potrà effettuare il lavoro per cui è stato costruito: tramite le strumentazioni a bordo del lander, si potranno raccogliere campioni da analizzare per studiare la composizione della cometa, scoprirne le principali caratteristiche fisiche e quanto influisce il calore sul suo comportamento. Non mancheranno fotografie panoramiche, che daranno dunque modo di vedere ciò che si troverà intorno al lander. Tutti i dati verranno inviati a Rosetta, che farà da ponte radio per tutte le comunicazioni con la Terra. Per la sonda si tratta della fine di faticoso viaggio: durato 10 anni e lungo oltre 6.5 miliardi di chilometri, ha sfruttato la spinta delle orbite di alcuni pianeti per i suoi spostamenti. Per lunghi periodi di tempo è stata spenta per risparmiare energia, mentre, proprio nel mese di gennaio di quest’anno, si è “risvegliata” al termine di un sonno durato 31 mesi e iniziato quando si trovava a 800 chilometri dal Sole, precisamente alle spalle dell’orbita di Giove. Da lì, è partita la fase finale del viaggio, che l’ha portata allo straordinario risultato di oggi in cui, possiamo dirlo con orgoglio, c’è anche tanta Italia.

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