Carmack: Oculus Rift è come un’esperienza mistica

Con lo sviluppo, la realizzazione (e il conseguente futuro lancio) di numerosi visori notturni, è senz’ombra di dubbio un periodo floreale per la realtà virtuale, tra Oculus Rift, Project Morpheus realizzato da Sony, nonchè il visore che verrà verosimilmente annunciato da Microsoft in occasione dell’Electronic Entertainment Expo 2015, compatibile con Xbox One. In particolare, a proposito di Oculus Rift ha parlato recentemente John Carmack, CTO (acronimo che sta per Chief Technical Officer, vale a dire il responsabile tecnologico) di Oculus VR, rilasciando un’intervista alla nota rivista di business Fortune, raggiungibile a questo indirizzo. Nella fattispecie, è stato chiesto a John Carmack se la tecnologia della realtà virtuale di oggi differisce dalla realtà virtuale del passato. Il CTO ha così risposto:

Nel corso del passato ci sono state diverse compagnie di nicchia, tra cui alcune compagnie di ricerca, o progetti a scopo militare, e nessuno tra questi è uscito correttamente nell’intento. Ognuna di queste compagnie produceva soltanto piccoli miglioramenti ai prototipi e ai design precedenti, senza accorgersi effettivamente che c’era la possibilità di realizzare qualcosa che avrebbe potuto coinvolgere il mercato di massa. Oculus Rift, di contro, ha diffuso un nuovo modo d’approcciarsi alla realtà virtuale, facendo uso di una tecnologia simile a quella utilizzata dai display degli smartphone e permettendo un’esperienza quasi mistica, del tutto nuova e mai vista prima d’ora.

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