Xiaomi sfida Qualcomm e si affida a Leadcore per le CPU

Xiaomi ha deciso di cambiare completamente strategia per i prossimi smartphone in commercio. L’azienda cinese ha ben compreso l’importanza di creare da sé i processori per i propri device e sarà questa la linea da seguire per il futuro. Basta insomma essere dipendenti da Qualcomm o da Mediatek, è arrivato il momento di modificare completamente i propri piani. Xiaomi vuole seguire la strada già percorsa da Samsung con Exynos, da Huawei con Kirin o con la Apple con i processori Ax.

In questo caso il nuovo Soc sarà Leadcore, ideato dagli ingegneri della Xiaomi e che animerà i prossimi Redmi. Saranno principalmente tali smartphone a testare la qualità di questo processore di casa Xiaomi, ma bisognerà attendere ancora un po’ per vederlo in commercio. Questa mossa della casa cinese garantirà sicuramente un maggiore risparmio economico per l’azienda e chiaramente un’indipendenza totale.

In realtà esiste già uno smartphone Xiaomi avente come processore Leadcore e si tratta del Redmi 2A, una variante del Redmi 2 e risulta essere molto più economico di quest’ultimo. Parliamo però di un device di fascia bassa che non fa molto testo al momento, è con i grandi top di gamma che si potrà effettivamente fare un confronto con la concorrenza. Le specifiche tecniche di questo Redmi 2A sono: display da 4,7 pollici, processore Leadcore LC1860, 1GB di RAM, 8GB di storage interno, fotocamera posteriore da 8 megapixel, anteriore da 2 megapixel e batteria da 2200 mAh.

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