Payday 2: Crimewave Edition – Recensione

E’ ormai sempre più innegabile come, all’interno dell’industria videoludica, le nuove idee vengano gradualmente tralasciate da parte degli sviluppatori e delle software house a favore di titoli, il più delle volte appartenenti ai franchise maggiormente popolari (primi tra tutti Assassin’s Creed, Call of Duty e via dicendo) che consentono a queste ultime di guadagnare in maniera piuttosto agevole, senza alcun margine di rischio. Lo stesso accade poi per le collection e rimasterizzazioni in alta definizione, vera e propria moda (sempre così possiamo definirla) scoppiata a partire dalle console di scorsa generazione, rispettivamente Playstation 3 e Xbox 360, complice l’introduzione per la prima volta in assoluto dell’alta definizione.

L’andazzo è poi continuato chiaramente anche sulle console di nuova generazione di Sony e Microsoft, rispettivamente Playstation 4 e Xbox One, che in questi primi due anni di attività hanno assistito al rilascio di diverse rimasterizzazioni, tra cui ad esempio The Last of Us Remastered (a cura dei ragazzi di Naughty Dog), Grand Theft Auto V (che ha tralaltro portato la modalità in prima persona, novità in assoluto per la serie), Dead or Alive 5: Last Round, Tomb Raider Definitive Edition, DMC Devil May Cry Definitive Edition e così via. Ad aggiungersi al “trenino” delle remastered è stato infine Payday 2, sparatutto in prima persona che sbarca sulle console di nuova generazione con la Crimewave Edition, che apporta diversi nuovi contenuti oltre ad un comparto tecnico chiaramente rinnovato. Meriterà questa nuova edizione l’acquisto? Scopritelo leggendo il resto della nostra recensione.

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Molti di voi avranno presente la nuova modalità di Battlefield Hardine, ovvero Rapine, presente tralaltro nella beta pubblica del gioco, che venne lanciata lo scorso Febbraio. La modalità è stata senz’ombra di dubbio ispirata a Payday, sebbene in maniera minore. In Payday 2: Crimewave Edition, infatti, il cuore del gioco risiede chiaramente nel portare a buon fine le diverse rapine che ci troveremo ad affrontare. Diversi sono gli elementi che il gioco mischia nel suo gameplay, a differenza dei classici sparatutto in prima persona come possono essere Battlefield o anche Call of Duty: in questo titolo, oltre all’abilità del giocatore in sé nel mirare i bersagli, sono richieste chiaramente strategia e tattica per portare a termine il compito che abbiamo scelto, il quale per forza di cose cambierà di difficoltà a lungo andare, a seconda del luogo in cui agiremo.

Starà poi a discrezione del giocatore lo scegliere i diversi approcci, in base ai propri gusti personali, esattamente come potrebbe accadere per un qualsiasi titolo della saga di Metal Gear Solid: si potrà agire in modo più stealth e “pulito”, o altrimenti agire di forza sbaragliando chiunque si trovi nei nostri paraggi. E’ forse questo l’aspetto probabilmente più interessante di Payday 2: Crimewave Edition, che accosta per un attimo lo spirito più “caciarone” con cui siamo soliti affrontare un qualsiasi Call of Duty, a favore di un approccio più calmo e ragionato nelle sessioni di gameplay.

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In compagnia è meglio

Com’è logico aspettarsi da un titolo come Payday 2: Crimewave Edition e in base a quanto detto nelle righe sovrastanti, questo gioco si appresta senz’ombra di dubbio ad una forte componente multiplayer, garantita appunto dalla divisione dei ruoli e dalla cooperazione tra i giocatori al fine del completamento della missione. Sarà possibile quindi condividere la propria partita con tre altri giocatori all’interno del multiplayer online, che si è rivelato piuttosto buono in questo senso, con un net-code piuttosto stabile e praticamente privo di qualsivoglia lag o altre problematiche relative alla connessione. Chiaramente la riuscita o meno delle rapine dipendono giocoforza dall’interazione tra i diversi componenti del gruppo: più intesa ci sarà, più sarà un gioco da ragazzi addentrarsi e uscirne fuori con il malloppo. Sarà possibile, in questo senso, scegliere tra una partita pubblica (con giocatori sconosciuti), o, più preferibile a detta nostra, una partita privata in cui invitare i propri amici più fidati.

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Rapine in Full HD

Veniamo ora, come siamo soliti quando si tratta di rimasterizzazioni, al comparto tecnico del titolo. Payday 2: Crimewave Edition non mostra (e forse non intende neanche) di certo i muscoli e la presunta potenza garantita dagli hardware delle console di nuova generazione, sia Playstation 4 che Xbox One, nonostante la risoluzione aumentata a 1080p, in Full HD per intenderci. Non aspettatevi dunque un comparto tecnico completamente stravolto rispetto alla controparte per console di vecchia generazione, Playstation 3 e Xbox 360, in quanto potreste rimanerne piuttosto scottati. Anche per quanto riguarda il frame-rate, inoltre, si sarebbe potuto far di meglio: quest’ultimo fortunatamente non si è mai abbassato sotto la soglia dei 30 al secondo, ma siamo certi che gli sviluppatori di Overkill Software avrebbero potuto far qualcosa di più sotto quest’aspetto, soprattutto per assicurare una maggior fluidità e dinamismo nelle situazioni più concitate. Abbastanza buono invece sotto il profilo dei contenuti proposti, dal momento che la Crimewave Edition offre nella fattispecie oltre un anno dei contenuti scaricabili a pagamento usciti per la versione per console di vecchia generazione, tra cui ad esempio The Big Bang Heist e Clover, la prima rapinatrice donna del team.

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Commento finale

In definitiva, Payday 2: Crimewave Edition è un titolo che consigliamo agli appassionati di sparatutto in prima persona, soprattutto se interessati a un modo di agire più ragionato rispetto ai restanti esponenti del genere, con l’inclusione di un numero piuttosto accettabile di migliorie e contenuti extra.

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