Xbox One: dal 12 novembre inizia la retrocompatibilità con Xbox 360

Insomma, ci siamo: una delle iniziative più interessanti di Microsoft per Xbox One parte il 12 novembre. Da questa data la Xbox One sarà infatti capace di far girare i giochi della Xbox 360… ma non tutti, a dire il vero. La lista ufficiale dei 104 titoli supportati nel primo aggiornamento per la retrocompatibilità è stata pubblicata oggi, e si fanno notare alcuni assenti molto molto importanti. E molti richiesti dai videogiocatori. Per fare qualche esempio, non vedo alcuna traccia di “Red Dead Redemption”, e neanche di “Halo: Reach”, e questo è sinceramente molto strano: Microsoft aveva infatti invitato gli utenti a votare i giochi che avrebbero voluto vedere nel programma di retrocompatibilità, e nessuno dei cinque giochi più votati (oltre ai due già citati, “Call of Duty: Black Ops 2”, “Skyrimi” e “Call of Duty: Modern Warfare 2”)  è stato per ora ammesso.

In compenso, c’è una ricca lista che mescola titoli indipendenti e grandi nomi e che comprende… vediamo un po’… “Assassin’s Creed 2”, “Banjo-Kazooie” e “Banjo-Tooie”, “Fallout 3”“Gears of War”, “Gears of War 2”, “Gears of War 3” e “Gears of War: Judgment”, “Halo: Spartan Assault”, “Ikaruga”, “Mass Effect” (sì, solo il primo), i remake dei primi due “Monkey Island”, “Super Meat Boy”, i due “Tom Clancy’s RainbowSix Vegas”, il primo “Torchlight”… solo per dire quelli che mi colpiscono di più alla prima lettura. In una successiva dichiarazione pare che Microsoft abbia inoltre assicurato che “Halo: Reach” sarà compreso in un successivo aggiornamento.

L’aggiornamento che dà inizio al programma retrocompatibilità arriva, come scritto sopra, il 12 novembre. Vorrei anche sottolineare che il servizio è totalmente gratuito. Xbox One sta vedendo anche il lancio di alcune esclusive importanti in questi giorni: dopo “Halo 5: Guardians” sta arrivando “Rise of the Tomb Raider”, il nuovo capitolo delle avventure di Lara Croft. Sarà una esclusiva solo momentanea, perché il titolo uscirà nel 2016 prima anche per PC e poi, a fine anno, per PlayStation 4, e Microsoft ha dichiarato di non essere neanche più interessata a questo genere di accordi, volendosi concentrare su esclusive sviluppate internamente.

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