Dopo Apple, il caso Google: l’Italia chiede 150 milioni

Dopo essere riuscita a strappare da Apple 318 milioni di euro a titolo degli 880 evasi, l’Agenzia delle Entrate italiana è ora intenzionata a non dare pace a Google, ad Amazon e a Western Digital sempre per quell’obiettivo di fondo: incassare soldi.

L’inchiesta di cui si parla in questo caso è a carico di Google che a detta del Fisco italiano avrebbe evaso 1 miliardo di euro. Sembra però che non ci sia una vera e propria battaglia all’orizzonte, poiché le parti avrebbero già chiuso l’accordo di far pagare a Google 150 milioni di euro per chiudere l’accusa di evasione fiscale a suo carico.

E ancora una volta, il tema posto sotto i riflettori è sempre quello: accusare le grandi multinazionali di evasione fiscale e cercare di reperire da loro almeno una parte di quello che avrebbero dovuto pagare all’Italia. Colossi come Google, infatti, sono storicamente inclini a fondare la loro sede legale in Paesi in cui vige un regime fiscale agevolato rispetto ad altri propri per pagare meno tasse possibili.

E ora si preannunciano portafogli aperti anche per Amazon e Western Digital che a detta della Procura di Milano incaricata di far luce sulla questione, userebbero anche da parte loro degli escamotage fiscali simili a quelli adottati da Google e Apple.

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