Smartphone caduto in acqua? Ecco cosa fare!

Gli smartphone e i tablet di oggi sono molto delicati, già per quanto riguarda il loro design e la loro estetica. Non è facile che si danneggino dopo graffi, urti e cadute, e ormai è diventato quasi indispensabile per preservarne la qualità costruttiva, acquistare accessori smartphone come cover e custodie. E lo stesso vale anche per i display ormai Full HD e Quad HD, che nonostante le protezioni Gorilla Glass hanno comunque bisogno di pellicole protettive. Non ne parliamo se poi i telefoni cadono in acqua: essendo composti di circuiti e parti elettroniche come i componenti hardware (processore, scheda video, memoria RAM e soprattutto la batteria specialmente nei modelli realizzati in metallo con batteria non removibile) è un gran bel guaio e non si sa cosa fare. L’H2O entrerebbe all’interno della scocca danneggiando tutto, compresa la scheda SIM e la micro SD, e potrebbe rendere irrecuperabili tutti i dati all’interno del cellulare: foto, video, file musicali, documenti, applicazioni del Play Store, password salvate e tanto altro. A meno che ovviamente non abbiate un device waterproof, ovvero con una certificazione (IP57, IP58 eccetera) che lo rende resistente all’acqua, come alcuni modelli della gamma Sony Xperia e Samsung Galaxy. Ma di questo parleremo più avanti.

Molti, appena si trovano di fronte ad uno smartphone caduto in acqua, che sia una pozzanghera, il mare, la piscina o il WC non sanno cosa fare e dopo aver imprecato ogni sorta di entità presente e non in natura, si rassegnano e lo buttano, pronti a spendere centinaia di euro per acquistarne un altro. Pronti già a scegliere tra gli iPhone di Apple, Huawei, HTC, LG e tanti altri, non sanno che forse non sono obbligati a decurtare il loro stipendio o quello dei loro genitori, perchè il cellulare caduto in acqua potrebbe essere ancora recuperabile. Esatto, tu che stai leggendo questo articolo, il tuo telefono non è ancora un mattone da vendere come pezzi di ricambio. La chimica e i grandi scienziati come Einstein ci insegnano che nell’universo nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. E questo vale anche per i nostri device Android, iOS, Windows Phone e Windows 10 Mobile che non possiedono una certificazione waterproof. Essi possono essere recuperati se vengono seguite delle manovre semplici ma accurate che permettono di asciugare l’intero dispositivo. E possono funzionare anche se apparentemente lo smartphone caduto in acqua non si accende più. Tutto sta nel capire cosa fare ed essere pronti per soccorrere il telefono in acqua nel minor tempo possibile.

Se siete fortunati potreste recuperare il vostro device finito in acqua, che si tratti di un dispositivo economico, top di gamma o cinese, in pochi giorni e farlo ritornare come nuovo. Oggi vi indichiamo dei consigli su come farlo, che possono valere anche per i tablet economici, per i lettori MP3 e nella tecnologia per qualunque altro dispositivo elettronico che finisce in acqua. Preparatevi semplicemente ad armarvi di pazienza e a seguire ogni dettaglio meticolosamente per evitare che il telefono possa ricevere ulteriori danni da una manutenzione e una rianimazione scorretta. Vi abbiamo mostrato la guida su come inizializzare e calibrare la batteria smartphone Android per fornirgli una autonomia e una durata più lunga possibile durante il suo ciclo di vita. E vi abbiamo mostrato anche come liberare spazio su smartphone Android per avere le più alte prestazioni possibili e non farlo rallentare a causa di applicazioni pesanti installate e file inutili. Adesso vi presentiamo una nuova guida in cui vi spieghiamo passo per passo cosa fare se vi trovate di fronte ad uno smartphone caduto in acqua, per recuperarlo e farlo tornare come nuovo. Ovviamente non assicuriamo un risultato certo. Che il telefono si salvi o meno dipende tutto dai danni che l’acqua ha arrecato, da quanto tempo è stato esposto e da tanti altri fattori che ne hanno potuto aggravare la situazione. Ma con un po’ di fortuna ce la potete fare in quanto in molti casi è una tecnica che funziona.

Cosa NON fare!

smartphone caduto

Innanzitutto, se vi trovate di fronte ad uno smartphone caduto in acqua non perdete un secondo di tempo: tiratelo subito fuori. Più tempo lo lasciate a contatto con una grande quantità di liquido e più alta è la possibilità che si danneggerà in modo irreparabile e che non funzionerà più. Ma appena tirato via lo smartphone caduto in acqua, se non saprete cosa fare, prima di tutto ci sono cose che NON dovete assolutamente fare. La prima regola ferrea è non accendere assolutamente il cellulare, mentre se era già acceso non toccate alcun comando e non usatelo in nessuna maniera. Se lo mettete in funzione potrebbero danneggiarsi ancora di più i suoi componenti hardware.

Non premete i tasti e non utilizzate il display touchscreen, e soprattutto cercate di non muovere il device. Più lo muovete e più l’acqua rimasta sotto la scoccasi diffonderà in tutta la parte interna del dispositivo, aumentando ancora di più la probabilità di arrecare danno. Quindi non cercate assolutamente di agitare il dispositivo cercando di rimuovere l’acqua, perchè otterrete esattamente l’effetto contrario di propagarla anche nei componenti che non erano stati precedentemente danneggiati. Non fate nulla di ciò che vi viene in mente. Non lo smontate perchè oltre a far propagare l’acqua, se era in garanzia potreste renderla non più valida. Non utilizzate un asciugacapelli per rimuovere l’acqua direttamente, non mettetelo sul termosifone e non lo inserite nel forno ad alte temperature, otterreste solamente un peggioramento della situazione già grave del device. Ed è inutile dire che sarebbe la stessa cosa se utilizzaste l’alito soffiandoci dentro, fiato sprecato (scusate il gioco di parole). Vi consigliamo di seguire esclusivamente la procedura che stiamo per mostrarvi.

Ecco cosa fare!

smartphone caduto

Ci siamo, adesso recuperate la vostra calma, nervi saldi e sangue freddo; tentiamo di adoperarci su cosa fare per recuperare lo smartphone caduto in acqua. Per prima cosa (se il display del dispositivo è spento) cercate di ricordare se il vostro device era acceso o meno prima di cadere. Se lo ricordate ben venga, altrimenti dovrete verificare premendo un tasto. Con questa operazione potreste danneggiare ulteriormente lo smartphone, ma è una cosa importante da fare per limitare i danni nel lungo termine. Fatto ciò spegnete immediatamente il device: è meglio che non rimanga assolutamente acceso nemmeno un secondo di più. Bene, adesso, sempre ricordandovi di muoverelo il meno possibile per non propagare l’acqua al suo interno, posizionatelo in verticale in modo che il liquido scenda tutta verso il basso. Riuscirete così a minimizzare, anche se di poco, la quantità di liquido nei componenti più importanti, e ridurrete ancor più il rischio di danni.

Se il vostro dispositivo ha una batteria removibile come LG G4, procedete immediatamente a rimuovere la scocca posteriore e ad estrarre la batteria, la scheda SIM e la micro SD dalle varie slot. Se la batteria non è removibile limitatevi ad estrarre la SIM card e la micro SD, se la avete ovviamente. Sarà molto più facile tentare di recuperare le schede se sono fuori dallo smartphone. Adesso prendete una pezza, possibilmente un panno morbido e assorbente per non graffiare il terminale, e senza strofinare appoggiatelo sulle parti interne che appaiono bagnate e cercate di asciugare il più che potete. Evitate però di lasciar propagare l’acqua durante la procedura, limitatevi solo a farla assorbire con dei piccoli tamponamenti. Se lo smartphone caduto in acqua presenta del liquido che è penetrato molto fino ad arrivare nelle parti interne irraggiungibili, prendete in considerazione l’idea di utilizzare qualcosa per aspirare l’acqua come un piccolo aspirapolvere.

Adesso viene la parte principale, e per questa dovete procurarvi un po’ di riso oppure quei sacchetti di silica gel che escono spesso dalle scatole di scarpe (esatto, non sono del tutto inutili). Prendete un sacchetto di plastica, possibilmente con una chiusura ermetica, riempitelo di riso o di silica gel, e metteteci insieme anche il vostro smartphone caduto in acqua. Il silica gel ed il riso hanno delle utili proprietà che permettono di assorbire l’umidità e i liquidi, ecco perchè vengono messi nelle scatole di scarpe, proprio per non farle umidificare. In alternativa potete acquistare ed utilizzare anche dei sacchetti deumidificanti: sì, esistono. Cosa fare una volta rinchiuso lo smartphone caduto in acqua insieme a riso o silica gel? Mettete questa guida in preferiti, aspettate due, tre o ancor meglio quattro giorni e poi continuate nella lettura.

Ben ritrovati. Adesso estraete il vostro smartphone caduto in acqua dal sacchetto di plastica e verificate se è ancora presente dell’acqua. Se c’è ancora reinserite lo smartphone nel sacchetto e attendete ancora un giorno. Se le condizioni invece sono buone potete provare a riaccendere il telefono. Adesso cercate di provare un po’ tutte le sue funzioni per vedere se funzionano, coinvolgendo tutti i componenti. Azionate la fotocamera, riproducete un file audio, aprite un’applicazione e verificate se ci sono ancora i dati all’interno. Se invece non dovesse accendersi non è ancora tutto finito: potrebbe essersi danneggiata solamente la batteria. Innanzitutto provate a ricaricarlo per vedere se dopo la ricarica si accende. Se non dovesse succedere potete provare lasciando asciugare separatamente la batteria nel famigerato sacchetto di plastica riempito di silica gel o riso, altrimenti in extremis potete cambiare la batteria. Queste sono le operazioni da effettuare: se non dovessero funzionare dovrete portare lo smartphone caduto in acqua in assistenza sperando che la garanzia sia ancora valida o a pagamento, oppure acquistarne uno nuovo.

Ecco cosa fare se il vostro smartphone è impermeabile

smartphone caduto

Vi indichiamo anche una alternativa da seguire come prevenzione, se avete paura di trovarvi di fronte ad un device caduto in acqua. Oppure se avete già perso un device in questa maniera e volete evitare che accada di nuovo con il vostro nuovo cellulare. Per evitarvi di trovare in situazioni in cui non sapete cosa fare con uno smartphone caduto in acqua, potete scegliere direttamente di acquistare uno smartphone resistente all’acqua. I device di questo tipo sono quelli dotati di certificazione IP. La sigla IP è di solito seguita da due cifre (ad esempio IP67): la prima indica la resistenza alla polvere e la seconda la resistenza all’acqua. Più la seconda cifra è alta e più il cellulare sarà immune all’acqua. Nello specifico questi sono i livelli di protezione a seconda delle cifre che vanno da 1 a 8 (se dovesse esserci una X vuol dire che non è presente la certificazione per l’acqua ma solo per la polvere):

  • i gradi 1, 2 e 3 indicano la resistenza alle gocce d’acqua e alla pioggia rispettivamente alle angolazioni verticale (0 gradi), 15 e 60 gradi.
  • i gradi 4, 5 e 6 stanno per una protezione rispettivamente dagli schizzi provenienti da ogni lato e dai getti d’acqua (per il grado 6 c’è una resistenza anche ai getti potenti)
  • Il grado 7 protegge lo smartphone caduto in acqua dalle immersioni fino a un metro per un ristretto periodo di tempo
  • Infine il grado 8 è il più potente e riesce a proteggere il cellulare dalle immersioni per un lungo periodo di tempo, rendendoli veri e propri dispositivi impermeabili

Tra i migliori smartphone resistenti all’acqua sia per rapporto qualità prezzo che per le ottime specifiche tecniche ci sono il Motorola Moto G e il Sony Xperia Z3. Ma per un resoconto dettagliato vi rimandiamo alla nostra guida all’acquisto sui migliori smartphone resistenti a graffi, cadute e all’acqua.

Cover waterproof

Anche se non avete uno smartphone resistente all’acqua con relativa certificazione, esiste un modo per proteggere il vostro dispositivo. Sono in commercio su Amazon e anche in molti negozi di elettronica delle custodie impermeabili che si possono sigillare ermeticamente. Inserendo il device in queste cover, che spesso possiedono la certificazione IPX8 (come vi abbiamo già spiegato X sta per assenza di certificazione per la polvere ed 8 è il grado massimo di impermeabilità per l’acqua), sarete liberi di immergervi senza la paura che si danneggi e non si accenda più. Essendo che queste custodie non sono realizzate su misura, sono adatte a qualsiasi dispositivo.

Potrebbero interessarti anche questi articoli!
Potrebbe piacerti anche