Umbrella Corps: nuovi dettagli

Nuovi dettagli su “Umbrella Corps”, lo sparatutto in terza persona multiplayer competitivo di Capcom ambientato nel mondo di “Resident Evil” di cui mi ero assolutamente dimenticato. Scusate. “Umbrella Corps” uscirà, in versione download, a maggio del 2016 per PlayStation 4 e PC. Si potrà giocare da 1 a 6 giocatori (a squadra?) e le modalità si concentreranno sul multiplayer competitivo a squadre, anche se la modalità “The Experiment” sarà invece costruita su missioni a obiettivi, costruite (da quanto capisco dal comunicato stampa) su una classica struttura da arena con orde di nemici.

L’idea di “Umbrella Corps” potrebbe anche rivelarsi interessante: scontri sparatutto tra due squadre in ambientazioni (ispirate ai vari capitoli di “Resident Evil”) piene di pericolosi zombie, mutanti e infetti vari. Per esempio, le due squadre potranno scontrarsi nel villaggio iniziale di “Resident Evil 4”, cercando di sopravvivere intanto alla minaccia dei Ganados. Non so perché delle persone debbano perdere tempo a cercare di ammazzarsi in un villaggio spagnolo circondati da zombie locali. Secondo quanto precedentemente annunciato si potrà passare dalla prima alla terza persona, ci saranno tre diverse classi per i personaggi e un classico sistema di coperture. I giocatori (tranne che nella modalità “The Experiment”) saranno invisibili agli zombi, che attaccheranno solo se disturbati o se i giocatori subiranno il sabotaggio, da parte degli avversari, degli “Zombie Jammer”, gli strumenti che li rendono invisibili ai non-morti (o meglio, agli infetti).

“Umbrella Corps” costerà €29,99. Mi sembra continuare abbastanza fedelmente le tendenze un po’ più moderne dello sparatutto competitivo, influenzato dai MOBA. In questo caso, per quanto è stato per ora annunciato, è già chiara la presenza di nemici neutrali, ma non escludo che le similitudine aumenteranno andando avanti. Precedentemente, Capcom aveva già provato a far entrare “Resident Evil” nel mondo degli sparatutto multiplayer con “Resident Evil: Operation Raccoon City”, esperimento che però non finì molto bene.

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