Dead Island Definitive Collection: il trailer cita brani da recensioni inventate

A fine maggio è uscito “Dead Island Definitive Collection” di Techland e Deep Silver, raccolta rimasterizzata per PlayStation 4, Xbox One e PC di “Dead Island”, “Dead Island: Riptide” e tutti i loro DLC, con l’aggiunta di “Dead Island: Retro Revenge”, picchiaduro endless runner 16 bit. Vedo che su PC i possessori delle versioni originali di”Dead Island” e “Dead Island Riptide” possono inoltre comprare la versione rimasterizzata del gioco (o dei giochi) che già possiedono a soli €3, con uno sconto dell’85%, e comunque i due giochi sono disponibili anche separati, in versione digitale, pure su Xbox One e PlayStation 4. Quando ho guardato però il trailer di lancio della collezione mi è venuto un dubbio: da dove provengono tutte le citazioni che vedo scorrere e che sono date senza alcuna fonte?

Mi sono accorto che anche Destructoid si è posto lo stesso problema, e sono andato allora a controllare tutte le citazioni contenute nel trailer. La prima, “the zombie experience to die for”, non dà alcun risultato su Google. La seconda, “a must-have for all Dead Island fans” rimanda a una recensione amatoriale del romanzo “Dead Island” di Mark Morris, tratto dal videogioco. La terza frase, “this is what next gen graphics are all about”, è stata usata in una recensione del 2008 a “Colin McRae Dirt” e a una recensione del 2014 di “Madden NFL 25” per Xbox One. La quarta citazione, “the dead never looked so alive”, ha invece un sacco di fonti, naturalmente tutte totalmente avulse dal videogioco di cui il trailer sta parlando e principalmente legate a una omonima canzone dei “They Die Screaming”, un gruppo death/trash metal di Chicago. Insomma, Deep Silver ha inventato una serie di affermazioni positive su “Dead Island: Definitive Collection” e le ha inserite nel trailer spacciandole per brani di recensioni.

Non è la prima volta che Deep Silver, che produce e distribuisce “Dead Island Definite Edition”, ha qualche problema con la realizzazione dei suoi trailer. Recentemente, il trailer di un altro gioco da loro distribuito, “Mighty No. 9” (erede spirituale della serie “Mega Man”) è stato attaccato per la sua qualità amatoriale e per la sua voce narrante che, dopo una serie di frasi ridicole, chiudeva il video offendendo i fan stessi della serie, incoraggiando i giocatori di “Mighty No. 9” a “far piangere i cattivi come un amante degli anime la sera del ballo di fine anno scolastico”. Gli sviluppatori stessi del gioco si sono dissociati da forma e contenuto del trailer, e hanno accusato Deep Silver della sua scarsa qualità.

Con questo non voglio suggerire che “Dead Island” avesse bisogno di citazioni finte per vendere le copie della “Dead Island Definitive Collection”. È un buon sparatutto/videogioco di ruolo, soprattutto se giocato in modalità cooperativa, è praticamente un “Borderlands” con gli zombie e non capisco perché a Deep Silver abbiano bisogno di imbrogliare i consumatori per vendere qualcosa del genere. Intanto, silenziosamente, pare che sia arrivata anche la cancellazione di “Dead Island 2”, anche se Deep Silver sostiene che il gioco sia ancora in sviluppo: la pagina Steam del gioco è stata cancellata, e l’account Twitter ufficiale non ne fa più menzione da marzo (il sito ufficiale, invece, non ne parla proprio), quando Deep Silver annunciò che il gioco sarebbe stato sviluppato da Sumo Digital. Inizialmente, “Dead Island 2” doveva essere creato da Yager Development (“Spec Ops: The Line”) che, dopo aver perso questo lavoro, ha dovuto dichiarare lo stato di insolvenza.

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