Hearthstone: da zero a Leggenda in tre giorni e senza spendere

“Hearthstone” è un gioco che amo odiare. Il videogioco di carte collezionabili Blizzard mi obbliga a lunghe pause, durante il quale resta dormiente nel mio disco disso o viene nettamente disinstallato dopo un mia mia rabbiauscita, perché lo trovo frustrante, casuale, sinceramente troppo simile a come funzionano le cose nella vita reale. In “Hearthstone” decido come comporre il mio mazzo ma poi pesco carte in ordine casuale e con pochissimo controllo su cosa mi uscirà e molte di queste carte hanno effetti altrettanto casuali che possono fare o disfare un’intera partita. Sono pronto a affrontare giochi di carte in cui le risorse, le carte, sono estratte casualmente ma in cui la loro funzione è certa, calcolabile, sono pronto ad affrontare giochi, come alcuni strategici, in cui decido e gestisco risorse che hanno poi effetti influenzati anche dal caso. Le due situazioni, insieme, mi snervano.

Il fatto che le carte vengano ottenute in modo, di nuovo, casuale da buste comprate con valuta reale o in-game mi rende tutto ancora più frustrante, perché esistono carte totalmente inutili (magari perché nerfate sino a ucciderne ogni scopo nelle meccaniche di “Hearthstone”) e altre fondamentali e potentissime in qualsiasi mazzo, carte che vanno apparentemente ottenute a ogni costo se si vuole avere qualche speranza di vittoria. Prima che fossero introdotti i formati Standard e Selvaggio esempi di carte necessarie o comunque sempre buonissime in qualsiasi mazzo erano, per esempio, “Dr. Boom”, o “Esperto di caccia”.

Un giocatore professionista di “Hearthstone” si è messo però al lavoro per dimostrare che io, e tutti quelli che la pensano come me, abbiamo invece torto e semplicemente non siamo capaci. Purtroppo per me, ci è riuscito. Quindi d’ora in poi dovrò dire che trovo “Hearthstone” frustrante perché sono un imbranato, e non per il suo design o per la necessità di spendere soldi per comprare le buste e quindi le carte. PawełHS, giocatore che ha più volte raggiunto il più alto livello nelle partite classificate di “Hearthstone”, il Leggenda, si è messo alla prova. Ha creato un nuovo account, ha provato a raggiungere di nuovo la cima delle classifiche senza spendere denaro e ci è riuscito in soli tre giorni. Ha sfruttato le carte base delle Classi, le buste che vengono regalate all’inizio del gioco, ha guadagnato valuta in-game e buste giocando in una volta in modalità Arena, in cui i giocatori costruiscono mazzi scegliendo tra carte… naturalmente casuali… e poi vengono premiati in base al numero di vittorie conseguite col mazzo composto, e si è fatto un mazzo Guerriero Pirata. E con questo mazzo, fatto con carte base, tre buste gratuite e il premio per una Arena è arrivato a Leggenda. Insomma, non è necessario spendere soldi per diventare Leggenda in “Hearthstone”, e anche se il caso gioca la sua parte una vera conoscenza del gioco permette di arrivare in cima anche col mazzo più semplice.

[Fonte: Reddit]

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