Keiji Inafune si scusa per Mighty No. 9, ma non ha mai detto che “è meglio di niente”

Keiji Inafune si è scusato per i risultati di “Mighty No. 9” prendendosene interamente la responsabilità. Inoltre, la frase “anche se non è perfetto, è meglio di niente” che gli è stata attribuita durante lo streaming dal traduttore ufficiale dell’evento, Ben Judd, non è mai stata pronunciata in questa forma da Inafune. “È meglio di niente” è un’aggiunta di Judd. Anche noi la abbiamo attribuita però a Inafune e ci scusiamo coi nostri lettori per non aver controllato personalmente la bontà della traduzione dal giapponese. Siamo però molto sorpresi dallo scoprire che Judd, che ha lavorato come producer per “Bionic Commando Rearmed” e ha gestito per Capcom Japan la globalizzazione dell’azienda, aggiunge opinioni personali a caso mentre traduce. Trovate il discorso incriminato  a circa 1:09 (un’ora e nove minuti) dello streaming.

Inafune, anzi, si è preso la responsabilità completa dei problemi di “Mighty No. 9”, un gioco troppo grande per i quattro milioni di dollari raccolti su Kickstarter (son bastati a coprire solo il 60% del costo del gioco) e che è stato (o sarà) portato su praticamente tutte le piattaforme attualmente esistenti. “Sono un po’ restio a dire questo [a dare la colpa alle dimensioni del gioco] perché sembrerà una scusa e non voglio inventarmi scuse. Tutti i problemi che provengono da questo gioco dipendono da me, e se volete insultarmi è totalmente colpa mia. Sono il creatore principale. Mi addosso ogni responsabilità.”

Judd aggiunge anche che lo studio ha sottostimato il lavoro necessario, sottovalutando anche quanto tempo e quanto denaro ci sarebbe voluto per ottenere “Mighty No. 9”, ed è sempre lui a difendere Inafune dalle accuse di aver abbandonato il gioco per dedicarsi al suo anime e a “ReCore” per Microsoft, affermando che dopo circa il 70% dello sviluppo videogioco non è più necessario l’intervento del creatore, perché tutto si riduce a correzione dei bug e porting.

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