Cina: nuova censura per app e videogiochi su dispositivi mobili

Parliamo a volte di censura con troppa facilità, ma ora abbiamo un ottimo esempio di cosa sia, davvero, la censura: la Cina ha una nuova terribile regolamentazione per i videogiochi per dispositivi mobili. A partire dal primo luglio ogni videogioco pubblicato per smartphone o tablet in Cina deve essere prima approvato dall’amministrazione cinese con almeno 20 giorni di anticipo sulla sua distribuzione. Chi ha già pubblicato un gioco per il mercato mobile cinese deve ora ripresentarlo e farlo approvare secondo la nuova regolamentazione, e il governo dovrà essere messo a conoscenza anche dei cambiamenti fatti su giochi già approvati.

Il governo (la Chinese State Administration of Press, Publications, Radio, Film, and Television) verificherà la correttezza della trama del gioco, dei suoi contenuti, dei suoi personaggi, e limiterà le opere con temi politici, militari, etnici o religiosi. Un’altra nuova legge, che entra in vigore dal primo agosto, regolamenta invece come gli autori di app raccoglieranno e tratteranno i dati degli utenti, obbligando gli sviluppatori a verificare l’identità di chi usa le loro app e chiedere il consenso per la raccolta di informazioni personali e derivanti del dispositivo mobile.

Anche qui, il governo (la Cyberspace Administration of China… sì esiste davvero e si chiama così) intende sfruttare questo controllo per limitare i contenuti, definendo pratiche e ispezioni per il controllo dei materiali generati dagli utenti e spingendo gli sviluppatori a eliminare ogni “contenuto illegale” creato, denunciandone gli autori alle autorità. Nella stessa legge viene chiesto agli sviluppatori di rispettare il diritto d’autore nelle loro creazioni, una raccomandazione spesso ignorata in Cina.

[Fonti: Kotaku, Marbridge]

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