Doom The Board Game: marine contro demoni in un gioco da tavolo

Fantasy Flight Games (FFG) ha annunciato, e ora ha anche mostrato, “Doom: The Board Game”, gioco da tavolo in uscita entro fine 2016 e ispirato all’ultimo “DOOM” (2016) di id Software e Bethesda. Un gioco, quindi, totalmente slegato al precedente gioco da tavolo di “Doom” e FFG (uscito nel 2004 ai tempi di “Doom 3”) e piuttosto ispirato ai nuovi giochi da tavolo tattici di Fantasy Flight Games “Star Wars: Imperial Assault”, un dungeon crawler ambientato nel mondo di “Star Wars” e creato da Jonathan Ying, che si sta occupando proprio di “Doom: The Board Game”.

Il gioco è pensato per ospitare dai due ai cinque giocatori. Un giocatore si occupa di controllare i demoni dell’inferno, che hanno invaso la solita base marziana dell’UAC, mentre gli altri giocatori (o l’altro giocatore) interpretano un gruppo di marine dello spazio impegnati nel rispedire a casa le orde e completare vari obiettivi in dodici missioni (divise in due campagne da sei missioni ciascuna e con regole speciali). I demoni rinascono all’infinito dai Portali secondo tre diversi metodi di invasione (Infestation, Horde e Assault) e diventando via via sempre più pericolosi, mentre i marine hanno un numero limitato di respawn disponibili: superato questo numero l’Inferno ha vinto. La meccanica riprenderà il tipico avanzamento su griglia con miniature e lancio di dadi aggiungendo a esso alcuni elementi tipici del nuovo “DOOM”, come le esecuzioni corpo-a-corpo (le Glory Kill), e dei “Doom” classici, come il Telefragging (uccidere demoni teletrasportandosi nella loro posizione).

I quattro marine saranno anche differenziati per classi, armamento e abilità: un marine potrebbe avere una difesa impenetrabile, mentre l’altro potrebbe trovarsi pieno di granate. I giocatori hanno in mano tre tipi di carte: carte azione, bonus e reazione. Le carte azione servono a danneggiare i demoni, le carte bonus danno accesso ad attacchi meno potenti, ma concatenabili per seguire movimenti, attacchi o azioni aggiuntive. Le carte reazione, come quelle armatura, servono infine a rispondere agli attacchi subiti durante il turno del giocatore che controlla i demoni. Le carte reazione non sono comunque l’unico modo di difendersi dagli attacchi nemici in “Doom: The Board Game”: ogni attacco porta pescare una carta del mazzo e vedere, in alto a destra, l’efficacia della difesa del marine. Durante il gioco, in puro stile “Doom” o “Quake”, i marine potranno inoltre recuperare cure e armi dalla mappa.

I demoni hanno invece caratteristiche fisse determinate dalla loro carta, attacchi base (gratuiti) e attacchi speciali che costano energia Argent per essere seguiti. L’energia Argent viene accumulata scartando carte evento o tramite alcune particolari invasioni demoniache, viene assegnata a un particolare tipo di demone senza poter essere più spostata e può essere spesa liberamente per le sue azioni speciali fin quando quel demone non muore e la sua energia Argent non spesa viene persa. Le carte evento (esclusiva del giocatore demone), appena citate, cambiano a seconda della missione, permettono di modificare il corso del gioco e, soprattutto, gestiscono la difesa dei demoni (con lo stesso meccanismo visto per i marine).

Per quanto “Doom” possa richiamare solo un caotico sparare o, più recentemente (dalla mod “Brutal Doom”), lo sbranare demoni a mani nude, la sua reinterpretazione come dungeon crawler è secondo me assai azzeccata e interessante e andrebbe anzi approfondita. È in qualche misura la lettura che venne data già con “Doom RPG”, il videogioco dungeon crawler per cellulari. Se volete più informazioni su “Doom: The Board Game” le trovate qui, sul suo annuncio ufficiale e IGN ha un articolo con un po’ di immagini, prese durante la QuakeCon, del gioco.

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