Ubisoft si difende dall’attacco di Vivendi

Nonostante ne avesse oggi l’occasione e avesse più volte ufficialmente espresso l’intenzione di farlo Vivendi non ha approfittato oggi dell’assemblea annuale di Ubisoft per chiedere un posto nel CdA della compagnia francese. La situazione rispecchia lo scenario descritto dalle fonti di The Wall Street Journal, secondo le quali Vivendi non era interessata a tentare oggi l’ingresso nel CdA anche di fronte all’appoggio di Consiglio e azionisti che Ubisoft si è garantita. Un rappresentante di Ubisoft ha rilasciato una dichiarazione a riguardo parlando con Gamespot. “Oggi durante la nostra Assemblea Generale Annuale gli azionisti di Ubisoft hanno espresso supporto per la strategia e la gestione di Ubisosft. Restiamo concentrati sul nostro progetto, che ha già portato successi e che pensiamo continuerà a garantire grandi risultati e grande valore per tutti gli azionisti Ubisoft.

Siamo anche molto contenti di dare il benvenuto a due nuovi membri indipendenti del Consiglio d’Amministrazione, Frederique Dame e Florence Naviner, che porteranno la loro esperienza al CdA Ubisoft.” L’arrivo di Dame a Naviner, vicini a Ubisoft, impedisce l’ingresso di Vivendi nel Consiglio d’Amministrazione: con questi due membri indipendenti Ubisoft ha la fedeltà della metà del Consiglio, e per eleggere un nuovo membro ci vuole appunto la metà dei voti. D’ora in poi per Vivendi sarà ancora più difficile conquistare un posto nel CdA, nonostante sia ora il maggior azionista di Ubisoft.

Questo non esclude un futuro tentativo di Vivendi di impossessarsi di Ubisoft cercando appoggio di altre compagnie e azionisti (anzi, secondo fonti di Polygon sarà quello a cui Vivendi punterà d’ora in poi) ma al momento il gigante dell’intrattentimento francese non potrà influenzare la strategia della compagnia fondata dalla famiglia Guillemot, a cui ha già strappato Gameloft. Vivendi ha posseduto in passato Blizzard e Activision e da fine 2015 ha iniziato una aggressiva strategia di acquisizione volta a impossessarsi prima di Gameloft e poi di Ubisoft per tornare sul mercato dei videogiochi.

Ubisoft ha più volte espresso il suo desiderio di restare indipendente opponendosi all’acquisizione. Il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, ha detto: “Non ci risalesseremo finché non avranno venduto tutte le loro azioni. La loro strisciante strategia di controllo è pericolosa e pensiamo che ci sia un grande rischio per il valore delle azioni.” Ubisoft si sta intanto espandendo trasformando le sue serie di videogiochi in film, creando una divisione dedicata all’editoria e acquistando lo studio di videogiochi per dispositivi mobili Ketchapp, di cui sfrutterà le app come piattaforma per proporre i prodotti legati ai propri marchi.

[Fonte: Gamespot]

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