The Game Awards. Due giochi rimossi dai candidati come miglior fangame

The Game Awards, la premiazione annuale dei migliori videogiochi dell’anno creata da Geoff Keighley, ha una categoria tra quelle con voto popolare (“Fan’s choice”) chiamata “Best fan creation”, migliore creazione dei fan. Si tratta di giochi amatoriali, fangame, a volte legate a serie famose di cui questi giochi sono remake, episodi apocrifi o mod. I candidati per “Best fan creation” a The Game Awards 2016 erano “AM2R”, “Pokémon Uranium”, “Brutal Doom 64” e “Enderal: The Shards of Order”. Ma ora qualcosa è cambiato.

“AM2R” e “Pokémon Uranium” sono stati rimossi dall’elenco ufficiale dei candidati al premio presente sul sito di The Game Awards (grazie Martina per la segnalazione). I due giochi, entrambi acclamati da critica e pubblico, sono da tempo irreperibili su internet a causa dell’aggressiva politica che Nintendo conduce contro ogni opera dei fan che tragga anche solo ispirazione dai suoi marchi. “AM2R” (“Another Metroid 2 Remake”) è un remake amatoriale di “Metroid 2: Return of Samus” ed è stato il miglior regalo che i fan della saga di “Metroid” hanno avuto questo anno, anniversario della nasctia della serie (Nintendo ha invece semplicemente ignorato la celebrazione). “Pokémon Uranium” è invece un vero e proprio capitolo aggiuntivo di “Pokémon”, con persino un nuovo Tipo.

Entrambi i giochi violano evidentemente i diritti di Nintendo, e mentre “Another Metroid 2 Remake” fa questo per un motivo preciso (per protestare contro l’abbandono del genere metroidvania), “Pokémon Uranium” è semplicemente un gioco gratuito basato su una serie di cui gli autori non possiedono i diritti. Insomma, Nintendo ha forse ragione a voler difendere i suoi marchi in questi casi, ma  il fatto che abbia attaccato, appellandosi al Digital Millennium Copyright Act, anche una parodia come “No Mario’s Sky” fa capire quanto sia cieca la sua furia contro i fangame. Altre compagnie si comportano molto diveramente in queste situazioni. Reggie Fils-Aime, presidente di Nintendo of America, è nella “advisory board”, nel consiglio, di The Game Awards. Non stupisce che quindi i due giochi, contro cui Nintendo ha combattuto, siano scomparsi dai candidati.

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