LeEco in crisi: CEO costretto a versare soldi propri all’azienda

Nonostante l’afflusso di nuovo capitale, il brutto periodo di LeEco non accenna ad arrestarsi. Il Wall Street Journal scrive infatti che la divisione di Leshi, praticamente l’unica del gruppo quotata in Borsa, si è ritrovata nella condizione di dover interrompere lo scambio dei suoi titoli azionari a seguito del crollo di oltre otto punti percentuali registrato nei giorni scorsi.

In poche parole, il conto di questa divisione è rimasto a secco in termini di disponibilità finanziarie, e il CEO e fondatore del marchio, Jia Yueting, è ancora oggi alle prese con un disperato tentativo di trarre in salvo il salvabile. A questo punto le opzioni rimaste sembrano esser due: o la vendita delle azioni personali di Yueting, oppure l’uso delle proprie risorse personali.

L’ufficio stampa di LeEco non ha voluto specificare a quanto ammonti l’ammanco, ma non ha comunque negato la delicatezza della situazione in cui l’azienda è piombata di punto in bianco. “La società sta attualmente pianificando cambiamenti radicali che dovrebbero riorganizzare l’inclusione di risorse industriali”, recita un comunicato di LeEco emanato proprio nel merito della situazione.

In ogni caso questa non è l’unica avvisaglia che ci dice che qualcosa in casa LeEco non sta andando per il verso giusto: in fondo anche il valore delle stesse azioni aziendali si è andato dimezzando negli ultimi mesi, visto che a maggio 2015 le azioni venivano scambiate a 80 Yuan, mentre ora stentano a superare i 36 Yuan.

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