Nintendo Switch farà pagare cari i suoi accessori

Uno dei punti critici del Nintendo Switch è il prezzo. Tutto, soprattutto quando è convertito in euro, sembra costare troppo: la console costa più di una PlayStation 4 Slim (“D Chassis”, parlando in termini tecnici) con 1 TB di disco fisso, un paio di Joy-Con aggiuntivi costa circa €80, un Controller Pro (un controller tradizionale con una configurazione di tasti simile al gamepad della Xbox 360/Xbox One) costa €70, una nuova dock, con tutto il materiale necessario (alimentatore e cavo HDMI) costa €90. Ripeto: comprare semplicemente una seconda stazione per collegare il Nintendo Switch a un’altra televisione costa circa €90. Chi è che preferisce pagare €90 piuttosto che staccare qualche cavo e spostare la dock e comprarsi un altro gioco (anche due, a seconda della fascia di prezzo) con i soldi risparmiati?

Nintendo non ha ancora esattamente chiarito cosa faccia invece la dock, oltre che caricare il Nintendo Switch e collegarlo alla televisione. Due cose che sembrerebbero fattibili anche senza una stazione apposita dal costo di €90. Da voci sappiamo che la dock aggiunge, oltre che una migliore alimentazione energetica (tramite USB C), una ventola, permettendo alla GPU del Nintendo Switch di raggiungere velocità di clock superiori. “Mario Kart 8 Deluxe”, per esempio, gira a 720p nella modalità portatile, ma a 1080p nella modalità fissa. Non abbiamo però ancora informazioni ufficiali e, per come la faccenda viene presentata al momento, Nintendo starebbe chiedendo €90 per un pezzo di plastica facilmente sostituibile con un paio di prese (un attacco HDMI e un attacco per la corrente) sul Nintendo Switch stesso. Spero che quindi le informazioni in nostro possesso vengano confermate, e che almeno la dock si riveli possedere un sistema di raffreddamento aggiuntivo.

È più comprensibile che il Controller Pro costi €70. È una cifra elevata, ma simile a quella dei controller di Xbox One e PlayStation 4, e il punto è che il Controller Pro, come i Joy-Con e i controller di Wii e Wii U, non è semplicemente un controller e al suo interno si trovano un sistema di vibrazione ad alta definizione (HD rumble), sensori di movimento e un lettore di Amiibo. Ma davvero tutto questo è necessario e non è possibile avere soluzioni più economiche? L’idea che mi sono fatto è che Nintendo, per alleggerire e snellire il Nintendo Switch, abbia spostato parte delle funzionalità nei Joy-Con e, di conseguenza, nel Controller Pro, che rispetto ai Joy-Con manca solo della telecamera a Infrarossi. Il risultato è che non è molto incoraggiante comprare controller aggiuntivi, mentre Nintendo Switch sembra voler promuovere, secondo la filosofia Nintendo, un gioco multiplayer locale che si avvantaggerebbe della disponibilità di più controller.

Posso comprare un Joy-Con singolo a solo €50, ma le funzioni dei due Joy-Con sono diverse (se non in alcuni giochi multiplayer) e avere un solo Joy-Con in più permetterebbe il multiplayer locale solo per quei giochi che non necessitano di entrambi i Joy-Con. Per esempio, non è possibile giocare in due ad “Arms” con solo tre Joy-Con. E se volete un altro Joy-Con Charging Grip, il dispositivo su cui incastrare i due Joy-Con per ricaricarli e trasformarli in un unico gamepad tradizionale, il costo è di ulteriori €30. Vuol dire che avere un intero gamepad aggiuntivo (due Joy-Con e Joy-Con Charging Grip) costa in tutto €110. Inoltre, il Joy-Con Grip incluso nella scatola del Nintendo Switch non è il Joy-Con Charging Grip di cui sto parlando: quello incluso nella scatola è solo un pezzo di plastica, non può essere collegato alla corrente per ricaricare i Joy-Con come il Joy-Con Charging Grip. Se non spenderete altri €30 potrete ricaricare i Joy-Con solo attaccandoli al Nintendo Switch mentre è nella dock.

Nonostante ciò, considerando che dock con cavi (€90) e doppio Joy-Con con grip (comunque più di €80) sono inclusi nella scatola del Nintendo Switch è facile intuire come faccia il costo totale della confezione a raggiungere €329,98. Che è stranamente più elevato del costo del Nintendo Switch negli Stati Uniti d’America, dove la console costa $299, cioè circa €280. E considerate che con questo prezzo avrete una console con solo 32 GB di disco fisso, in parte occupati dal sistema operativo, e dovrete comprarvi almeno una Micro SD per espanderne la memoria. Secondo quanto dichiarato da Nintendo il Nintendo Switch supporterà Micros SD sino a 2 TB, ma questo vorrà dire spendere ulteriori €100-200 solo per avere la metà della memoria del modello economico di Xbox One o di PlayStation 4.

[AGGIORNAMENTO 13:30 del 15/1/2016] Aggiornata la capienza massima delle Micro SD a seguito di una dichiarazione di Nintendo che corregge quanto precedentemente affermato durante lo streaming di Nintendo Treehouse (in cui si diceva che 256 GB sarebbe stata la capienza massima delle Micro SD) e aggiunte informazioni sul Joy-Con Grip incluso nella scatola del Nintendo Switch, distinguendolo dal Joy-Con Charging Grip.

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