Sniper Elite 4 – Recensione

Sniper Elite 4 non si nasconde e non rinnega il passato. Già con la prima missione della campagna single player, e volendo anche con il semplice tutorial, mette subito in chiaro che di grosse differenze rispetto i precedenti capitoli della saga non ce ne sono. È fondamentalmente uno stealth vecchio stile, in cui si impersona un cecchino impegnato sui campi della Seconda Guerra Mondiale pronto a far saltare le teste di nazisti e fascisti. È un prodotto che si rivolge al pubblico affezionato che lo ha apprezzato nelle sue prime tre apparizioni, ma che prova anche a conquistarsi nuovi fan puntando su una caratteristica sempre più presente nelle produzioni moderne: l’open world.

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Sniper Elite 4 Recensione 05

Rebellion ha deciso di non stravolgere la formula della saga con Sniper Elite 4, ma anzi di sfruttarne al meglio tutte le caratteristiche di base attraverso una struttura più aperta e che permetta al giocatore di abbandonare la linearità tipica di livelli chiusi e fondamentalmente costruiti su binari. Per farvi capire meglio, basti pensare che la campagna single player, che per quanto mi riguarda rappresenta cuore pulsante dell’esperienza di gioco di questo Sniper Elite, è costruita da “appena” 8 missioni ma è potenzialmente in grado di durare una ventina di ore. “Potenzialmente” perché un approccio in stile Rambo è possibile, perlomeno ai livelli di difficoltà più bassi, e quindi è teoricamente permesso portare a termine il gioco anche in meno della metà del tempo che ho stimato. Realisticamente, agendo come fosse un normale sparatutto non ci si diverte, si perde quello che è fondamentalmente lo spirito che contraddistingue questa produzione e si finisce per non goderselo, finendo per giudicare Sniper Elite per quello che in fondo non è.

Ragioniamo dunque con la stessa filosofia con cui lo sviluppatore ha partorito il suo gioco: Sniper Elite 4 predilige un approccio prudente e mirato, in cui lo studio dell’ambiente e della posizione dei nemici ha la meglio su raffiche di mitragliatore che, francamente, ai giusti livelli di difficoltà non portano neanche a niente. Ogni missione offre obiettivi differenti da completare, divisi tra facoltativi e obbligatori, ma tutti che condividono il minimo comune denominatore di una storia che, detta in tutta onestà, è messa lì giusto per portare avanti un paio di filmati e dare un nesso logico agli eventi. Ma non importa, perché quello che conta in Sniper Elite 4 è ciò che avviene sul campo di battaglia e in quel caso il gioco funziona più che bene: la struttura open world si sposa benissimo al gameplay tradizionale della serie, perché livelli così ampi e aperti sono stati sapientemente riempiti dallo sviluppatore di cose da fare e opportunità da sfruttare per portare al termine i propri incarichi. In media, ogni missione dura minimo un’oretta, ma essendo certosini e volendo completare tutti gli obiettivi proposti si può arrivare tranquillamente anche alle due ore.

Sniper Elite 4 Recensione 03

È indiscutibilmente un pregio non da poco, perché testimonia la grande cura nel level design posta da Rebellion per far sì che il giocatore non si trovi davanti a mappe enormi, ma vuote. Anzi, c’è una discreta varietà di eventi e incarichi che permette di non avvertire mai un senso di ripetitività che in produzioni progettate in questa maniera è sempre facile scovare. Ci si ritrova raramente ad assaporare sensazioni di deja-vu e l’ottima costruzione delle mappe permette di avere, missione dopo missione, situazioni sempre differenti da studiare sul momento con gli strumenti messi a disposizione dal gioco: un binocolo e un arsenale di armi abbastanza vario.

Volendo essere del tutto onesti, però, è proprio la grande disposizione di cose da fare che diventa presto uno dei difetti di questa produzione. Mi spiego meglio: sono molto felice di aver trovato un numero sufficiente di incarichi da averne abbastanza per ogni missione, succede però che a un certo punto le cose possono dilungarsi eccessivamente e, specialmente nelle missioni più avanzate della campagna, si inizia ad avvertire un po’ di noia e ad avere fretta per portare avanti il gioco e arrivare alla fine. Questo accade per un paio di fattori: il primo, l’ho già detto, ad un certo punto ci sono fin troppe cose da fare e dover girovagare comunque per la stessa mappa per più di un’ora rischia di stancare. Il secondo è direttamente legato a una feature del gioco di cui non ho ancora parlato: la progressione. Ogni uccisione regala infatti un certo numero di punti esperienza dipendente da vari aspetti: posizione, silenziosità, sfruttamento dell’ambiente circostante e così via. Punti che si rivelano utili per sbloccare nuove armi e abilità da utilizzare in battaglia. Ora, se le abilità rappresentano comunque un aiuto interessante, seppur non fondamentale, per le armi il discorso è diverso: per quanto mi riguarda, ho finito il gioco praticamente con l’equipaggiamento base, dato che i fucili alternativi proposti, nel complesso delle cose, non mi garantivano un feedback migliore. Alla lunga diventa un problema, perché non si è particolarmente spinti nel provare ad arrivare a una certa progressione, senza che si faccia più tanto caso a quello che si riesce meritevolmente a sbloccare.

Sniper Elite 4 Recensione 02

Aldilà di questo, la campagna di Sniper Elite 4 è solida e convince, specialmente se giocata ai livelli di difficoltà più elevati dove la gestione del fucile è più complessa e l’intelligenza artificiale dei nemici più sveglia, e farà felici gli appassionati del genere e della saga. Il pacchetto comprende peraltro un comparto multiplayer che non fa gridare al miracolo, ma si difende bene, specialmente per quel che concerne la cooperativa. È infatti possibile affrontare la campagna in compagnia di un amico, cimentarsi in una sorta di modalità Orda o in missioni alternative in cui uno dei due si limita semplicemente a segnalare all’altro i bersagli da colpire. Il lato competitivo offre il solito corollario di modalità tipico di questo genere di produzioni, come il deathmatch a squadre, ma non disdegna delle tipologie appositamente studiate per la filosofia di Sniper Elite, che rendono l’offerta discretamente interessante. Niente per cui strapparsi i capelli, intendiamoci, ma un gradevole passatempo non appena avrete terminato la campagna.

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Sniper Elite 4 – Recensione: Commento Finale

Sniper Elite 4 non smentisce i suoi predecessori, non vuole farlo e va benissimo così. È semplicemente l’esplosione in chiave Open World della struttura dei precedenti capitoli: un matrimonio che funziona alla grande, spesso addirittura fin troppo, ma che comunque convincerà appieno gli appassionati del genere e della saga. Inoltre, a completare il quadro interviene un comparto online capace di distinguersi, seppur senza sorprendere, e un motore grafico che svolge più che egregiamente il suo lavoro. Se in guerra (virtuale) amate colpire dalla distanza vestendo i panni del cecchino, questo è il gioco che fa per voi.

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