Ricordate quando Square disse che Final Fantasy 7 è un sequel di Final Fantasy 10?

Chiacchieravo una settimana fa con un mio amico dei collegamenti tra i diversi episodi di “Drakengard” e “Nier” (di cui ho parlato in un articolo apposito) e a un certo punto mi sono trovato ad accennare al tempo in cui Square Enix si mise in testa di collegare “Final Fantasy 10-2” e “Final Fantasy 10” alla continuity di “Final Fantasy 7”. Siccome nel 2017 festeggiamo i venti anni di “Final Fantasy 7” e siamo in attesa di “Final Fantasy 7 Remake” mi è venuto in mente di raccontare questa piccola storia non molto conosciuta.

Contesto storico

Un tempo Square Enix era molto molto entusiasta per le prospettive di “Final Fantasy 7”. Sì, lo è anche ora, ma fu allora che la compagnia capì che un singolo “Final Fantasy” poteva diventare un marchio commerciale quasi indipendente dal resto della serie ed espandersi in nuovi episodi e nuovi media. Non era la prima volta che un “Final Fantasy” continuava ad avere vita dopo la sua uscita (“Final Fantasy 5” ebbe per esempio una serie di mediometraggi animati che fecero da sequel alla sua storia) ma nel 2002-2005 furono annunciati e distribuiti i primi sequel e prequel di “Final Fantasy 7” (il film in computer grafica “Final Fantasy 7: Advent Children” e “Before Crisis: Final Fantasy 7”) e per la prima volta, con “Final Fantasy 10-2”, un “Final Fantasy” ebbe un videogioco completo come seguito. La scoperta delle potenzialità commerciali di questa strategia, influenzata anche (o soprattutto) dalle difficoltà finanziarie e dalla conseguente fusione tra Square ed Enix, spinsero probabilmente gli autori e i produttori della compagnia a immaginare modi mai prima visti di espandere i mondi dei “Final Fantasy”, per esempio proprio di “Final Fantasy 7” e “Final Fantasy 10”, sino al punto di farli toccare.

Mako di Final Fantasy 7 e anime di Final Fantasy 10

Il primo collegamento tra “Final Fantasy 7” e “Final Fantasy 10” viene dalla guida Final Fantasy 10 Ultimania Omega, del 2002, contenente una curiosa intervista a Yoshinori Kitase (produttore e direttore di “Final Fantasy 10” e poi produttore di “Final Fantasy 10-2”) e Kazushige Nojima, scrittore di “Final Fantasy 10-2”, “Final Fantasy 7: Advent Children”, “Crisis Core: Final Fantasy 7” e l’orribile “Dirge of Cerberus: Final Fantasy 7”. È inutile che facciate finta di esservi dimenticati di “Dirge of Cerberus: Final Fantasy 7”: esiste, dobbiamo accettarlo. Il legame tra le storie di “Final Fantasy 7” e “Final Fantasy 10” non era ancora spiegato nei dettagli, ma era già evidente che Square, ancora indipendente ma già colpita dal flop di “Final Fantasy: The Spirit Within”, stesse pensando a come unire le due serie (e come accrescerle: “Final Fantasy 10-2” era in sviluppo). Nell’intervista Kitake e Nojima spiegano che per loro esiste una connessione, che sarebbe stata approfondita forse in futuro, tra l’energia Mako di “Final Fantasy 7”, l’energia della terra che la Shin-Ra Company vuole estrarre e sfruttare per alimentare il mondo distopico e meccanico del gioco, e l’energia vitale dei morti di “Final Fantasy 10” (i “fuochi fatui”), energia che deve essere accompagnata nell’Oltremondo con il Rito del Trapasso e che può restare tra i vivi generando i mostri che affronto nel gioco. Entrambe le energie possono inoltre essere cristallizzate in sfere: l’energia Mako genera quelle che in “Final Fantasy 7” vengono chiamate “Materia” e le anime dei morti e la loro energia possono essere usate in “Final Fantasy 10” per creare una grande varietà di Sfere dai molteplici usi.

La Shin-Ra Company di Final Fantasy 7 discende da Shinra di Final Fantasy 10-2

“Final Fantasy 10” e “Final Fantasy 7” vengono uniti dal punto di vista narrativo solo con l’arrivo di “Final Fantasy 10-2” e della sua guida. In “Final Fantasy 10-2” uno dei personaggi non giocanti del gruppo dei protagonisti, i Gabbiani, è un Al Bhed (una delle razze del mondo di “Final Fantasy 10”, di cui fanno parte anche Rikku e Yuna) di nome Shinra. E questo Shinra di “Final Fantasy 10-2” è un bambino prodigio, uno studioso con idee rivoluzionarie su come sfruttare l’energia dell’aldilà (l’Oltremondo). Siccome abbiamo già detto che l’energia dell’Oltremondo, l’energia vitale lasciata da chi muore, e l’energia Mako, l’energia vitale del pianeta, sono la stessa cosa, sfruttare l’energia dell’Oltremondo vuol dire sfruttare l’energia Mako.

Il collegamento è già accennato da alcuni dialoghi di “Final Fantasy 10-2”, ma è reso estremamente esplicito da un’altra dichiarazione di Kazushige Nojima nella guida “Final Fantasy 10-2 Ultimania” (2003). “Dopo aver lasciato i Gabbiani, Shinra ricevette un enorme supporto finanziario da Rin [un imprenditore Al Bhed] e iniziò a provare a usare la Vegnagun [antica arma che fa da boss finale di “Final Fantasy 10-2”] per aspirare energia Mako dall’Oltremondo. Ma non è capace di completare il sistema per poi usare questa energia durante la sua vita, e nel futuro, quando viaggiare sino a pianeti lontani diverrà possibile, la Shin-Ra Company sarà fondata su un altro mondo, o qualcosa del genere… Questo dovrebbe accadere circa 1000 anni dopo questa storia, penso.” Gli studi di Shinra in “Final Fantasy 10-2” porterebbero quindi, su un altro pianeta e dopo 1000 anni, alla nascita della Shin-Ra Company, principale antagonista di “Final Fantasy 7”.

Anche la guida “Final Fantasy 7 Ultimania Omega” (2005) insiste su questo concetto. “Shinra è un ragazzo che supporta i Gabbiani, il gruppo di cui fa parte la principale protagonista (Yuna). Porta un nome che lo associa alla Shin-Ra Company e sta ricercando un metodo per usare l’energia della forza vitale che scorre nel pianeta. I risultati di questo non possono essere visti in Final Fantasy 10-2, ma forse un giorno i suoi discendenti stabiliranno una compagnia che distribuirà questa energia del pianeta?”

Final Fantasy come universi in espansione

Cosa vuol dire tutto questo? Probabilmente non vuol dire niente, probabilmente gli autori neanche si ricordano più di averlo detto ed era solo una estrema manovra pubblicitaria pensata in un momento difficile per sommare insieme due universi in espansione senza spendere nulla e creare qualcosa di ancora più grande. Eppure questo modo di lavorare porterà i suoi risultati negli anni: “Final Fantasy Tactics Advance” condivide il suo (splendido) mondo con “Final Fantasy 12” e il suo universo è stato riconnesso anche a quello di “Vagrant Story”, “Final Fantasy 13” è diviso in tre episodi che condividono con “Final Fantasy Type-0” mitologia e temi formando una sotto-serie chiamata “Fabula Nova Crystallis” e “Final Fantasy 15” è stato immediatamente lanciato come un progetto multimediale (“Final Fantasy 15 Universe”) con un film in computer grafica, una serie animata, videogiochi per dispositivi mobili e un gioco in continua espansione. Insomma, non importa se non vi ricordavate che “Final Fantasy 7” è in realtà il sequel di “Final Fantasy 10”, ma quella che all’epoca sembrava una sparata fu uno dei primi effetti di un percorso di cui ora vediamo davvero i risultati.

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