Zelda Breath of the Wild gira meglio su Nintendo Switch portatile, perché Switch è una console portatile

Secondo l’analisi di Digital Foundry “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” gira meglio su Nintendo Switch in configurazione portatile che in configurazione fissa (attaccato alla TV). Nella modalità TV su Nintendo Switch “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” mostra netti cali di quantità di fotogrammi al secondo, cali non totalmente assenti nella modalità portatile del gioco ma inferiori per frequenza. Digital Foundry ha anche cercato di spiegare il fenomeno.

“La nostra è solo una teoria, ma ha senso se ci basiamo sulle informazioni che abbiamo. Con un po’ di matematica, vediamo che siccome inserire lo Switch nella dock aumenta la risoluzione da 720p a 900p la risoluzione della modalità TV è superiore del 56%. Ma la banda di memoria aumenta solo del 20%, da 1331MHz a 1600MHz, ed è condivisa da CPU e GPU. Quindi una risoluzione maggiore nella console casalingua potrebbe rubare banda al processore, facendo più facilmente calare il framerate quando la CPU è appesantita. I problemi con la larghezza della banda di memoria potrebbero anche spiegare perché la risoluzione non aumenta coerentemente con l’aumento nella velocità di clock (Nintendo Switch va a 307,2 o 383 MHz nella configurazione portatile e 768MHz nella configurazione fissa.” Cioè, un aumento della velocità di clock del 100% provoca un aumento della risoluzione di meno del 60% a causa del fatto che la banda di memoria, la velocità di lettura dei dati, aumenta solo del 20%, e nonostante questo limite l’aumento di lavoro della GPU causa ugualmente problemi alla CPU.

Nintendo Switch è vittima di una contraddizione, qualcosa forse inevitabile considerando la sua natura ibrida di console sia fissa sia portatile. Nintendo parla sempre del Nintendo Switch come di una console prima di tutto pensata per essere casalinga, ma allo stesso tempo il Nintendo Switch è pensato per non rinunciare ad alcuna funzione nella sua modalità mobile, quindi i limiti dovuti all’uso come console portatile vengono estesi a tutte le funzionalità della console: ha una memoria limitata, perché un’unità a stato solido capiente costerebbe troppo e un disco tradizionale non è adatto a una console portatile, ma non possono neanche essere usati dischi rigidi esterni, perché questo vorrebbe dire limitare l’uso dei giochi lì memorizzati alla modalità TV del Nintendo Switch, e non c’è alcun elemento hardware aggiuntivo nella dock, perché questo vorrebbe dire portare il cuore (o parte del cuore) dello Switch fuori dal dispositivo mobile.

Non mi stupisce allora che “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” funzioni alla fine meglio quando il Nintendo Switch viene usato come console portatile e che per raggiungere una risoluzione sufficiente per l’uso nella modalità TV il gioco debba sacrificare fluidità. C’è intanto un discorso che riguarda l’odierna mentalità dell’industria che preferisce la risoluzione al framerate, ma c’è soprattutto il fatto che Nintendo Switch debba forzare i suoi limiti per funzionare in modalità TV e che, mentre forza questi limiti, qualcosa possa non funzionare bene come il resto. È della scorsa settimana la scoperta che ci saranno giochi per Nintendo Switch che neanche potranno funzionare in modalità TV, perché giocabili solo attraverso il touchscreen della console, touchscreen accessibile solo nella modalità portatile. Insomma, pensate bene se vi convenga comprare un Nintendo Switch se poi non intendete sfruttarne la mobilità.

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