Call of Duty torna nella Seconda Guerra Mondiale con Call of Duty WW2

Come annunciato, nel 2017 “Call of Duty” torna nell’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale con “Call of Duty: WW2” di Sledgehammer Games (autori del “Call of Duty: Advanced Warfare” del 2014). Durante una diretta Activision ne ha mostrato oggi il primo trailer ufficiale, che a quanto pare contiene solo “scene tratte dal giocato effettivo”, e che potete vedere qua sotto. Alla fine del trailer è anche annunciata la data di uscita di “Call of Duty: WW2”.

Il trailer di presentazione ufficiale suggerisce che “Call of Duty: WW2” seguirà la storia di un soldato semplice della Prima Divisione di Fanteria americana (“the Fighting First”) in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale (“prevalentemente tra il 1944 e il 1945“), rappresentata non come una guerra tra un Bene assoluto e un Male assoluto ma con, sembra, la tragicità e le sfumature di grigio di un conflitto in cui vittime e carnefici si scambiano spesso di ruolo. Non nascondo di non essere particolarmente fiducioso di come Sledeghammer e “Call of Duty” potranno trattare l’argomento ma a quanto pare Sledgehammer non intende ignorare eventi come l’Olocausto e persino l’anti-semitismo che esisteva all’interno dello stesso esercito americano. Sledgehammer ha anche insistito sull’attenzione che è stata messa nella ricostruzione storica dell’ambientazione, studiando direttamente oggetti, armi, carriarmati e luoghi. Oltre alla campagna per giocatore singolo “Call of DUty: WW2” offrirà separatamente anche una campagna cooperativa, nuovamente caratterizzata dallo scontro tra giocatori ed eserciti di zombi. Stavolta zombi nazisti. Originale eh. Ancora per quanto riguarda il multiplayer “Call of Duty: WW2” inserirà per la prima volta nella serie un hub sociale, alla “Destiny” per intenderci, in cui incontrare gli altri giocatori in-game.

Eric Hirshberg, presidente di Activision, ha parlato in un’intervista rilasciata a Polygon di come tre anni fa, dopo l’uscita di “Call of Duty: Advanced Warfare”, la compagnia abbia deciso di affidare il ritorno di Sledgehammer Games alla Seconda Guerra Mondiale (progetto che lo studio pare abbia colto con entusiasmo) proprio nel momento in cui anche “Battlefield” di Electronic Arts tornava a un’ambientazione storica con la Prima Guerra Mondiale di “Battlefield 1”. Ma tutte le serie, da “Resident Evil” con “Resident Evil 7: Biohazard” a “The Legend of Zelda” con “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” sembrano ora impegnate nel ritornare alle loro radici e a sottolineare ai giocatori l’importanza di questa riscoperta delle proprie origini.

L’ultimo capitolo di “Call of Duty”, “Call of Duty: Infinite Warfare”, non ha visto una risposta entusiasta da parte del pubblico proprio perché era il terzo episodio di seguito con un’ambientazione fantascientifica, dopo “Call of Duty: Advanced Warfare” e “Call of Duty: Black Ops 3”. Un’ambientazione fantascientifica che sembrava destinata a spingersi sempre più in là e verso gameplay sempre più esagerati e veloci. “Penso che [Call of Duty Infinite Warfare] sia un ottimo gioco” dice “Hirshberg. “Penso che possa essere contemporaneamente vero che fosse un gioco di alta qualità creato ottimamente da Infinity Ward con un livello davvero alto anche dal punto di vista creativo e che fosse forse il gioco sbagliato al momento sbagliato. Non colse il momento giusto nel pubblico e nella cultura.” È certamente difficile sapere cosa risuonerà con le mode e la cultura al momento dell’uscita di un gioco che inizia a essere sviluppato tre anni prima del suo lancio, ma anche per questo penso sia utile diversificare maggiormente le tre sotto-serie di “Call of Duty”, quella di Treyarch (che penso resterà al lavoro su “Call of Duty: Black Ops”), quella di Infinity Ward (che penso inizierà una nuova serie dopo “Call of Duty: Infinite Warfare”) e quella di Sledgehammer Games. Ma, afferma ancora Hirshberg, per Activision queste sotto-serie sono secondarie rispetto al marchio principale, a “Call of Duty”: “Call of Duty: Modern Warfare” e “Call of Duty: Black Ops” sono proseguite grazie al loro successo, ma la compagnia non punta per forza a costruire tre serie da portare avanti parallelamente e metodicamente nei tre studi.

Avere un nuovo e diverso “Call of Duty” in uscita ogni anno crea anche sfide dal punto di vista del successo del gioco come eSport, riconosce Hirshberg. “Call of Duty” è da anni l’eSport su console più guardato, ma la struttura delle sue uscite obbliga giocatori e spettatori ad adattarsi di continuo a un nuovo ambiente, a un nuovo gameplay e a nuove regole. Come Hirshberg nota questo permette all’eSport di mantenere la sua freschezza e la sua sfida, ma è interessante notare che comunque la situazione attuale sia leggermente diversa da quanto è accaduto negli anni precedenti: “Call of Duty: Infinite Warfare” non ha completamente sostituito “Call of Duty: Black Ops 3”, un gioco che anzi su PC attrae ancora più giocatori dell’ultimo capitolo, e contemporaneamente è arrivato “Call of Duty: Modern Warfare Remastered” (nelle edizioni Legacy di “Call of Duty: Infinite Warfare”) segnando la convivenza di ben tre “Call of Duty”, tutti e tre attualmente supportati e aggiornati da Activison, con una nuova continuità.

Non so come “Call of Duty: WW2” si inserirà in questa nuova tendenza: Activision continua ad avere un grande successo con le uscite annuali di “Call of Duty” e nonostante il passo falso di “Call of Duty: Infinite Warfare” la serie regna ancora incontrastata nel mercato console, ma il lungo supporto che oggi i giochi ricevono, il modello del game-as-a-service con i suoi guadagni nel tempo generati dalle micro-transazioni, attira evidentemente i vertici. Al punto che persino “Call of Duty: Modern Warfare Remastered” ha ora un sistema di loot casuale con micro-transazioni. “Call of Duty: WW2” avrà di nuovo un sistema di loot e di micro-transazioni, ma anche un Season Pass tradizionale che sarà compreso nelle edizioni Pro (edizione fisica con cofanetto in metallo) e Digital Deluxe del gioco insieme ad altri contenuti. “Call of Duty: WW2” di Sledgehammer Games e Activision uscirà il 3 novembre 2017 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Pre-acquistare il gioco permetterà di partecipare alla sua Beta, che arriverà in anticipo su PlayStation 4.

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