Xbox Scorpio: una macchina mostruosa, in attesa dei giochi

La presentazione di oggi delle specifiche tecniche di Xbox Scorpio, l’aggiornamento hardware di Xbox One atteso entro la fine di quest’anno, è stata quella che ci si poteva aspettare senza essere troppo ottimisti: un lungo, ma interessante elenco di freddi numeri che mette in chiaro quelle che sono le potenzialità tecniche di una macchina che, adesso ufficialmente, può pregiarsi del titolo di “console più potente di sempre”. Quello partorito dai laboratori di Redmond, e svelato in esclusiva da Digital Foundry, è un piccolo capolavoro di capacità tecniche che punta fisso l’obiettivo del vero gaming in 4K, senza dimenticarsi però delle esigenze di chi non è ancora passato alla nuova generazione di televisori. Xbox Scorpio, nonostante ne sia diretta parente, sembra essere lontana dagli errori e dagli orrori della prima presentazione di Xbox One. Questa volta abbiamo una Microsoft decisa, diretta e che rende subito tutto molto chiaro: è una macchina potentissima pensata per i giochi. E basta.

Xbox Scorpio: la promessa (mantenuta) dei 6 Teraflops

Xbox Scorpio

Quei 6 Teraflops di potenza sbandierati ai tempi della prima presentazione ufficiale, durante l’E3 2016 di Los Angeles, erano l’obiettivo primario da raggiungere che Microsoft si è posta per la nascita di questa nuova versione di Xbox One. Obiettivo che, come conferma Digital Foundry, è stato pienamente raggiunto tramite una serie di mosse particolari, ma efficaci. Non starò qui ad annoiarvi con i dettagli tecnici, anche perché per quelli potete direttamente leggere gli articoli originali, piuttosto parlerò di quelle che sono le impressioni che questo “reveal” mi ha scaturito e soprattutto le aspettative per l’immediato futuro.

Prima di tutto, a dispetto di quello che leggo in giro, non sono affatto deluso da questa presentazione: si sapeva in fondo che trattandosi di una serie di articoli pubblicata da Digital Foundry, una rubrica diventata famosa per l’analisi prettamente tecnica di hardware e software, non potevamo che trovarci davanti a qualcosa di questo tipo. Qualcosa che, insomma, verrà capita soltanto da chi mastica un po’ di tecnicismi, mentre il resto del pubblico resterà probabilmente deluso dal non aver visto qualcosa di tangibile, magari dei giochi nuovi che mostrassero subito le capacità della macchina. In realtà, qualcosa c’è già, ed è una demo di ForzaTech, il motore grafico della serie Forza Motorsport utilizzato su Xbox One, eseguita alla risoluzione nativa di 4K con prestazioni costanti a 60 frame per secondo! Un risultato eccezionale ottenuto, assicurano da Microsoft, in soli due giorni di lavoro di porting se si considerano anche le condizioni in cui veniva eseguita questa versione dimostrativa: tutte le impostazioni al massimo in termini di meteo variabile, auto in pista, filtri applicati e simulazione di fisica e intelligenza artificiale. Una prova di forza non indifferente se si considera anche che, in queste condizioni (demo, peraltro, non ottimizzata), l’utilizzo della GPU era “solo” al 66,19%. In buona sostanza, Xbox Scorpio aveva ancora tantissimo da offrire.

Forza Xbox Scorpio

È solo un esempio, è chiaro, e i muscoli li vedremo con giochi appositamente sviluppati per trarre la maggior potenza possibile dall’hardware della console. In tal proposito, l’intelligenza di Microsoft nel costruire questa nuova macchina la si vede anche in un’altra conferma importante: la piena compatibilità reciproca di giochi e accessori con Xbox One. Questo significa che tutti i giochi Xbox One già esistenti (e i titoli Xbox 360 retrocompatibili) potranno girare su Scorpio e viceversa. Rispetto a PS4 Pro, che al momento ha faticato un po’ sotto questo punto di vista, la nuova console farà girare i vecchi titoli al massimo delle loro possibilità. Questo non significa che vedremo i 1080p e i 60fps in tutti i prodotti, semplicemente verranno ottimizzati al meglio secondo le intenzioni degli sviluppatori. Quindi, facendo esempi pratici: se un gioco prevede un limite massimo al frame rate, quello resterà anche su Scorpio, a meno che non si agisca appositamente tramite una patch; ma ci sono casi di titoli pensati con risoluzione o prestazioni dinamiche (Halo 5, The Witcher 3 o Battlefield 1 per citarne qualcuno), che sulla nuova console garantiranno il massimo possibile. Ricapitolando: di base, senza l’ausilio di patch e aggiornamenti sparsi, i giochi Xbox 360 e Xbox One gireranno meglio su Scorpio. Ovviamente l’eventuale intervento da parte degli sviluppatori potrebbe garantire miglioramenti ancora superiori.

Tutto questo per dire che ogni singolo dettaglio sembra essere stato curato nei minimi particolari durante la progettazione di questa nuova console, a differenza di quanto era stato fatto con Xbox One. In questi anni, complici anche i cambi al vertice della divisione Xbox, Microsoft ha imparato parecchio, ha ascoltato la sua utenza e sta agendo di conseguenza. Scorpio sembra avere quasi tutto quello di cui si è parlato: una potenza strepitosa, un hardware costruito intelligentemente per incontrare le esigenze degli sviluppatori, compatibilità piena con Xbox One e, addirittura, Xbox 360 e persino un form factor quasi sorprendente. Non ci sono ancora immagini ufficiali perché il design verrà svelato soltanto a giugno a Los Angeles, ma è certa l’identica disposizione delle uscite alla piccola ed elegante Xbox One S e, probabilmente, persino le stesse dimensioni! È già sicuro, e questa è una splendida notizia, che non ci sarà neanche l’alimentatore esterno. Premesse per un capolavoro ingegneristico.

Xbox Scorpio: il momento della verità, prezzo e giochi

phil spencer xbox one scorpio e3

Con questa particolare presentazione delle specifiche tecniche, Microsoft si è tolta un “peso” in vista dell’E3 di Los Angeles. Adesso che conosciamo tutto sotto il profilo hardware, ci manca da scoprire il software e soprattutto la proposta commerciale prevista in quel di Redmond. Non scherziamo, il lato oscuro, o meglio quello che non c’è, di questo reveal sta proprio qui e adesso deve essere bravo il colosso statunitense a gestire l’attesa e la delusione da parte di chi si aspettava un qualcosa che non era stato promesso. L’E3 2017, aldilà di tutto, sarà il più importante in casa Microsoft da diversi anni, forse addirittura dal 2006 quando, con una conferenza strepitosa, Xbox 360 entrò subito nei cuori degli appassionati mettendo in difficoltà Sony con una potente, ma dall’identità confusa, PlayStation 3. Ecco, a Redmond hanno bisogno di questo: ritrovare lo smalto dei vecchi tempi, proporre un’offerta software interessante e sorprendere. Chiave di volta dell’elemento sorpresa sarà scaturito sicuramente dal prezzo di questa nuova macchina: è un hardware strepitoso, non nascondiamolo, che sembra peraltro essere costruito in maniera intelligente e conservato all’interno di una scatola piccola ed elegante, a differenza della ingombrante prima versione di Xbox One e, perché no, di PlayStation 4 Pro. La sparo alta: 399 dollari/euro sarebbe un prezzo d’attacco eccezionale, una dimostrazione palese di voler rompere il dominio di Sony. Al momento però non sembra essere una strada praticabile, come confermato dalla stessa Microsoft che parla di una macchina “premium” pensata per un pubblico esigente: quindi è più lecito attendersi qualcosa sui 499 dollari/euro (stesso prezzo di Xbox One in pratica), ma con un po’ di sforzo si potrebbe arrivare anche a un ragionevole 449, non male per quella che tutto sommato è e sarà la macchina più potente sul mercato.

Proposta commerciale che dovrà essere giocoforza accompagnata da una line-up software in grado di spezzare gli equilibri del mercato: arriveranno certezze del calibro di State of Decay 2, Crackdown 3, Sea of Thieves, Forza Motorsport 7 e, forse, un nuovo Halo. Tuttavia, c’è bisogno di freschezza, di IP inedite con prodotti che nascano non solo per rinvigorire il parco esclusive offerto da Microsoft, ma anche di mettere in luce la potenza di Xbox Scorpio e, allo stesso tempo, l’intelligente compatibilità con Xbox One. Rendere in pratica tutto ciò che in teoria il colosso promette di offrire. Perché le potenzialità tecniche sono eccellenti, adesso andranno sfruttate.

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