Sony potrebbe accordarsi per limitare le prestazioni dei giochi su Xbox One X?

L’E3 2017 ha nuovamente evidenziato la differenza tra la quantità e la qualità di esclusive Sony (che dice pure di essersi volontariamente limitata negli annunci) e Microsoft, che ha deciso di lanciare la sua nuova console Xbox One X, capace in teoria di raggiungere una risoluzione nativa di 4K, senza accompagnarla da grandi giochi in esclusiva. Uscirà “Crackdown 3”, ma è stato messo in secondo piano rispetto anche a giochi di terze parti come “Assassin’s Creed: Origins”, e “Sea of Thieves” è stato rimandato e non arriverà insieme a Xbox One X (ci avete fatto caso? la sua sigla è XBOX… che simpaticoni). Intanto, Sony ha collezionato ulteriori accordi di marketing. “FIFA 18”, a  differenza di “FIFA 17”, viene pubblicizzato per PlayStation 4 e “Destiny 2”, come accaduto per “Destiny”, avrà contenuti esclusivi per i possessori di console Sony.

Prenderò come esempio proprio “Destiny 2” perché, oltre ad avere contenuti esclusivi per PS4, abbiamo poi scoperto che girerà a 30 fotogrammi al secondo anche su Xbox One X, come su PlayStation 4 Pro. Da quello che abbiamo potuto vedere sinora XBOX probabilmente non riuscirà a raggiungere davvero una risoluzione nativa di 4K sui nuovi videogiochi e dovrà affidarsi a tecniche per aumentarla in modo artificiale (come il checkerboarding usato anche su PlayStation 4 Pro, comunque meno potente) e non è quindi difficile immaginare che non possa contemporaneamente raggiungere anche framerate superiori ai 30 fps. Ma Phil Spencer, capo della divisione Xbox, in un’intervista a Eurogamer ha fatto intendere che questo potrebbe non essere colpa di Xbox One X, ma di accordi stretti da Sony.

Tom Phillips di Eurogamer gli chiede: “Mi chiedo in che situazione vi trovere con i grandi giochi di terze parti con cui Sony ha fatto accordi di marketing. Vi immaginate di essere costretti a una qualità visiva comparabile tra PS4 Pro e Xbox One X in questi giochi a causa di precise richieste di parità da parte di Sony o prevedete che la versione per Xbox One X avrà un aspetto nettamente migliore e girerà in modo migliore? Penso ai Call of Duty, ai FIFA, ai Battlefield…”.

La risposta di Spencer non accusa esplicitamente Sony. Spencer dice anzi che non conosce gli accordi di marketing di Sony ma che non vede motivo per cui gli sviluppatori non debbano sfruttare la potenza aggiuntiva di XBOX e che la differenza tra la nuova macchina Microsoft e le altre console è tale che deve esserci un netto salto in qualità grafica e prestazioni. “[…] Sono stato piuttosto chiaro a riguardo. Non mi piace l’idea di fare accordi che impediscano ai giocatori di ottenere alcuni contenuti su alcune piattaforme. Non abbiamo fatto accordi del genere per Assassin’s e Shadow. Avremo accordi di marketing su queste cose, ma non abbiamo bisogno di introdurre un qualche genere di Assalto [modalità PvE di Destiny 2, PS4 avrà un Assalto in esclusiva] o un modello che gli altri non potranno avere. Non penso che sia buono per la nostra industria se arriviamo al punto in cui qualcuno sta rallentando l’innovazione tecnica degli sviluppatori in base a un accordo di marketing.”

In realtà non è vero che i contenuti esclusivi di “Destiny 2” per PlayStation 4 non arriveranno su Xbox One, come fa intendere Spencer. I contenuti arriveranno alla fine del periodo di esclusività in autunno 2018, esattamente come i contenuti in esclusiva Xbox arrivano dopo un certo periodo sulle altre piattaforme. Quando Xbox ha potuto, quando ha avuto la forza e i numeri per stringere simili accordi, lo ha fatto con piacere, per esempio tenendo lontano per una anno “Rise of the Tomb Raider” da PlayStation 4. Ma la parte importante è quella successiva, quella in cui Spencer sembra voler dire che è solo per accordi di marketing che “Destiny 2” non può girare su XBOX a una risoluzione superiore ai 30 fps su cui girerà su PlayStation 4 (il framerate non sarà limitato su PC). O meglio, che solo questi accordi di marketing potrebbero rendere comparabili i giochi (“Destiny 2”, ma anche “Call of Duty”) su Xbox One X e PlayStation 4 Pro. Abbiamo già visto succedere cose del genere, abbiamo già visto giochi artificialmente limitati nella loro qualità dagli sviluppatori per non far risultare una versione eccessivamente migliore di un’altra. Ora che Sony, con l’arrivo di Xbox One X, non dispone più della macchina più potente sul mercato potrebbe davvero sfruttare il suo peso per sabotare Microsoft pretendendo di limitare le prestazioni dei giochi a un livello comparabile a quelle di PlayStation 4 Pro? O è solo un dubbio senza fondamento di Eurogamer a cui Spencer ha risposto, seppur in modo vago, semplicemente sottolineando che, se tale scenario solo ipotetico fosse vero, ci troveremmo di fronte un comportamento negativo da parte di Sony?

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