Steam bloccato in Malesia a causa della blasfemia di un gioco

Ieri l’intero Steam è stato temporaneamente sospeso in Malesia a causa della chiacchieratissima uscita in Accesso Anticipato di un picchiaduro, meccanicamente piuttosto insignificante (e, da quanto mi risulta, ancora pieno di problemi), intitolato “Fight of Gods” e sviluppato da Digital Crafter. Il fascino di questo gioco, oltre al divertimento proveniente dal suo gameplay rotto e ai suoi difetti tecnici, proviene dai suoi personaggi: in “Fight of Gods” i giocatori impersonano varie divinità e profeti delle religioni del mondo. L’Accesso Anticipato è stato annunciato insieme all’arrivo di Gesù Cristo e Buddha nel roaster, con un trailer indifendibile.

L’idea, tra l’altro già vista, sembrava adatta all’ultimo giocaccio arrivato in Accesso Anticipato su Steam, deriso e rapidamente dimenticato. Invece questo giochino da otto euro ha causato la reazione del governo malesiano, che lo ha reputato poco rispettoso della religiosità dei suoi cittadini e blasfemo: la commissione malesiana che si occupa di comunicazione e multimedia ha dichiarato il gioco illegale, ha chiesto la sospensione della vendita del gioco nel Paese entro 24 ore, minacciando ulteriori conseguenze e intanto intervenendo con la sospensione dell’intera piattaforma Valve.

Secondo la Malesia questo è un atto dovuto per promuovere il rispetto delle diverse religioni e per l’ordine morale dello Stato, secondo PQube (che pubblica il gioco e sostiene di non aver mai ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dalla Malesia) e Digital Crafter il gioco non sostiene alcuna idea, soprattutto nessun idea di intolleranza, e ha invece un (evidente) intento umoristico, chiarito già nella descrizione su Steam. Dopo la situazione di stallo, “Fight of Gods” è stato infine bloccato solo in Malesia ed è stato ristabilito l’accesso a Steam nel Paese.

fonte Green Man Gaming
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