Octopath Traveler ha bei combattimenti e una grafica intollerabile

“Octopath Traveler” (o meglio, “Project Octopath Traveler”) è il titolo provvisorio di un videogioco per Nintintendo Switch, la console ibrida fissa/portatile di Nintendo, a cui sta lavorando Square Enix insieme ad Acquire (“Tenchu”, “Way of the Samurai”, “Akiba’s Trip”). Si tratta di un videogioco di ruolo che vuole richiamare sia nell’aspetto grafico sia nelle meccaniche i classici di Square, l’epoca del 16 bit e del Super Nintendo Entertainment System, e ha come produttore Tomoya Asano, già produttore di “Final Fantasy: The 4 Heroes of Light” e di “Bravely Default”.

L’influenza di Asano è evidente nel sistema di combattimento di “Octopath Traveler”, di cui è stata resa disponibile una demo questa settimana dopo l’ultimo Nintendo Direct, quando è stato mostrato anche un nuovo trailer del gioco. È abbastanza strano trovare una demo di una produzione così grande quando ancora non è stato definito il suo titolo, ma è l’occasione per capire in che direzione sta andando questo esperimento e quali problemi sta incontrando.

Impressioni dalla demo di Project Octopath Traveler

Octopath Traveler demo

Narrativamente, “Project Octopath Traveler” sembra più l’erede della serie “SaGa” (arrivata inizialmente in Occidente, in Nord America, col titolo “Final Fantasy Legend”) che l’erede di “Final Fantasy: The 4 Heroes of Light” e di “Bravely Default”. Come in “Romancing Saga 3” (1995) e poi in “SaGa Frontier” (1997), “SaGa Frontier 2” (1999), il sottovalutato e dimenticato “Unlimited SaGa” (2002) e l’erede spirituale della serie, “Legend of Legacy”, all’inizio di “Octopath Traveler” scelgo con quale personaggio giocare e per ogni personaggio vivo una storia diversa, condividendo il mondo con gli altri protagonisti che posso anche incontrare e arruolare nel mio viaggio. Non ho ancora chiaro se questo genererà otto storie totalmente diverse e dalla narrazione non lineare, come nel caso di “Romancing SaGa 3”.

Octopath Traveler demo

Otto personaggi tra cui scegliere, in stile SaGa

Nella demo posso scegliere di giocare come due degli otto personaggio disponibili in “Project Octopath Traveler”: la ballerina Primrose, in cerca di vendetta dopo la distruzione del suo casato, e il cavaliere decaduto Olberic, in cerca di vendetta dopo la distruzione del suo regno e il tradimento del suo miglior amico. Le trame non sembrano particolarmente interessanti o raccontate in modo particolarmente brillante, con personaggi appena accennati, grandi frasi melodrammatiche e tutto il pathos esagerato che posso aspettarmi da Square Enix. Ogni personaggio inizia da un luogo diverso e ha un’abilità diversa con cui interagire coi personaggi non giocanti: Primrose può arruolarli e richiamarli poi in battaglia, mentre Olberic può sfidare a duello gli altri personaggi guadagnando vari vantaggi in caso di vittoria. Dopo la missione introduttiva di un personaggio la demo permette anche di raggiungere la città dell’altro, inserendolo nel party e provando il sistema di combattimento con un gruppo più grande.

Octopath Traveler demo

Un sistema di combattimento in stile Bravely Default

Nel sistema di combattimento si vede invece chiaramente la mano di Asano e di “Bravely Default”. “Project Octopath Traveler” ha un sistema di combattimento a turni dalla struttura piuttosto tradizionale, a cui aggiunge però due nuovi elementi piuttosto interessanti: lo Scudo e la Potenza. Ogni nemico di “Project Octopath Traveler” ha un valore di Scudo e, se riesco ad azzerare questo valore, per un turno il nemico si troverà stordito (cioè non potrà agire) e avrà le difese diminuite (una condizione chiamata “Dominio”), per poi tornare al turno successivo al suo valore massimo di Scudo. Per abbassare lo scudo devo colpire il nemico con un’arma o un’abilità a cui sia debole: magari è debole ai pugnali, o alle spade, o agli incantesimi di un certo elemento, e ogni volta che verrà colpito da un attacco eseguito con la giusta arma o il giusto elemento il suo scudo diminuirà di 1.

Aiuta nell’impresa la Potenza: ogni turno ogni personaggio acquista un punto Potenza che può essere speso per potenziare le sue abilità, la sua difesa o per sferrare attacchi multipli. Questo vuol dire che io posso sferrare ogni turno due attacchi con ogni personaggio (spendendo il punto Potenza appena guadagnato) o serbare i punti Potenza o per sferrare sino a quattro attacchi insieme o per potenziare al massimo un’abilità, distruggendo in un solo turno lo Scudo nemico o infliggendo una grande quantità di danni. Con poche variazioni alla tipica formula del videogioco di ruolo in stile giapponese “Project Octopath Traveler” sposta tutta l’attenzione sulla gestione dei turni e dei punti Potenza, guadagnando un ulteriore livello di profondità già sperimentato nel simile sistema di combattimento di “Bravely Default”, anch’esso costruito sull’accumulo di punti abilità spendibili per attacchi multipli.

Octopath Traveler demo

Una grafica in stile 16 bit ma intollerabile

Se la trama sembra essere alla fine solo un necessario orpello, come capita spesso in questi videogiochi, e il gameplay  è evidentemente il punto forte, “Project Octopath Traveler” colpisce prima di tutto per il suo aspetto grafico ibrido. La grafica di questo gioco è creata per richiamare i 16 bit, mescolandoli però con la profondità tridimensionale e gli effetti visivi dell’era tridimensionale. Così i personaggi e le ambientazioni sembrano sprite realizzati alla fine degli anni 90, l’acqua è tridimensionale, tutti i piani hanno una diversa messa a fuoco per spingere la loro profondità, la luci sono solarizzate, l’inquadratura ha una intensa vignettatura ai margini (cioà la periferia dello schermo è molto scura) e la luce è colorate e crea esuberanti effetti di illuminazione, soprattutto in combattimento. Il risultato è molto pesante usando il Nintendo Switch in modalità fissa, infilato nella dock e giocando su un grande schermo televisivo, ma è intollerabile sullo schermo del Nintendo Switch stesso in modalità portatile. Nessun oggetto appare mai a fuoco quanto gli altri, la luce porta via dettagli affaticando la vista, la vignettatura riduce la parte visibile dello schermo al suo solo centro e in battaglia ogni singola azione abbaglia l’intera scena riverberando nell’ambientazione, tridimensionale. Dopo un’ora di gioco in modalità portatile avevo mal di testa e occhi rossi e la sensazione che ci sia ancora molto da lavorare per rendere “Project Octopath Traveler” giocabile su Nintendo Switch.

Octopath Traveler demo

Project Octopath Traveler ha molta strada da fare

La demo di “Project Octopath Traveler” di Square Enix per Nintendo Switch lascia quindi molti dubbi. A parte il gameplay dei combattimenti, riuscirà ad avere un qualche genere di profondità nelle sue esplorazioni caratterizzate da incontri casuali e piccoli sotterranei? Riuscirà anche solo a essere utilizzabile in modalità portatile, accettando di dover rinunciare a parte dei suoi pesanti effetti grafici? “Project Octopath Traveler” non ha ancora titolo e data di uscita, e sappiamo solo che arriverà nel 2018.

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