Lo sciopero dei doppiatori USA si avvia alla fine con un importante compromesso

SAG-AFTRA (Screen Actors’ Guild-American Federation of Television and Radio Artists), importante sindacato che tutela i doppiatori americani, ha annunciato di aver forse raggiunto un accordo con undici compagnie videoludiche per terminare lo sciopero iniziato a ottobre 2016. Lo sciopero iniziò dopo più di un anno di fallite trattative e ha per esempio causato il cambio di doppiatrice per il personaggio di Chloe Price in “Life is Strange: Before the Storm” e per Travis Touchdown del nuovo “No More Heroes”, varie iniziative di crumiraggio da parte di agenzie e doppiatori e ritorsioni verso gli iscritti al sindacato. L’obiettivo di SAG-AFTRA è garantire maggiori compensi, in parte legati alle vendite del videogioco (i doppiatori avrebbe ricevuto un bonus per ogni due milioni di copie vendute, sino a otto milioni), e migliori e più sicure condizioni di lavoro per doppiatori e attori coinvolti nei processi di motion capture, oltre a una maggior trasparenza (capita che i professionisti non sappiano neanche a cosa stanno lavorando).

L’accordo raggiunto da SAG-AFTRA include un sistema di pagamenti bonus, proporzionali però al numero di sessioni sostenute dal professionista durante la lavorazione del gioco, la possibilità di conoscere su quale progetto si stia lavorando e avere qualche indicazioni sul personaggio che si sta doppiando e l’impegno da parte dei produttori di videogiochi di collaborare con SAG-AFTRA per migliorare le condizioni di lavoro dei doppiatori limitando i danni alle corde vocali, spesso violentemente sollecitate con le urla a cui i doppiatori sono costretti in un videogioco. L’ultimo punto è ancora piuttosto vago e non sono noti che generi di interventi verranno presi in futuro.

È un accordo che rappresenta evidentemente un incontro a metà strada tre le varie forze: le compagnie han dovuto cedere sui temi della trasparenza, c’è un impegno futuro sulla sicurezza sul lavoro e han dovuto rinunciare ad alcune delle loro richieste (per esempio i doppiatori non verranno multati in caso di ritardo), ma SAG-AFTRA ha dovuto rinunciare all’idea di veder i doppiatori premiati con bonus legati alle vendite del videogioco a cui hanno lavorato. Un obiettivo che non è stato sinora raggiunto neanche dagli sviluppatori. Su questo punto i produttori di videogiochi ottengono una importante vittoria, mantenendo in piedi il sistema con cui i lavoratori, in questa come in altre industrie, sono stati sempre tenuti lontani dalla ridistribuzione dei profitti da loro stessi generati e permettere a doppiatori e ad attori di avere tali bonus avrebbe incoraggiato gli sviluppatori a insistere con simili richieste.

fonte Kotaku SAG-AFTRA
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