EA chiude Visceral e cancella il gioco di Star Wars della creatrice di Uncharted

Electronic Arts ha annunciato la chiusura di Visceral Games, studio noto soprattutto per la serie “Dead Space”, e la fine della lavorazione sul videogioco di “Star Wars” diretto da Amy Hennig, creatrice della serie “Uncharted” per Naughty Dog”, che era lì in sviluppo. Amy Hennig, fedele all’esperienza maturata appunto con “Uncharted”, aveva ideato questo nuovo videogioco di “Star Wars” come un’esperienza single-player e lineare ma Electronic Arts ha cambiato i suoi piani a proposito e ha deciso, anni dopo l’annuncio (e il gioco era in teoria atteso già per il 2018), di muovere lo sviluppo del progetto in una direzione totalmente diversa.

Il comunicato di Electronic Arts, firmato dal vice-presidente esecutivo Patrick Soderlund, mi fa intuire che questa sia semplicemente l’ennesima dimostrazione di quanto oggi i grandi produttori siano poco interessati a esperienze piccole, lineari e tradizionali, giochi che vengono finiti in una dozzina di ore, mentre il mercato e i videogiocatori si stanno spostando verso esperienze lunghe in cui perdersi per anche anni e in cui continuare a spendere tramite sistemi di micro-transazioni. Il mercato e i giocatori si stanno spostando insomma verso il game-as-a-service, il giocoservizio, e così probabilmente farà questo videogioco di “Star Wars”.

“La nostra industria si sta evolvendo più rapidamente e in modo più deciso di quanto sia mai accaduto prima. I giochi che vogliamo giocare e in cui vogliamo investire il nostro tempo, le esperienze che vogliamo avere in quei giochi, il modo in cui li giochiamo… tutte quelle cose stanno cambiano continuamente. Così cambia anche il modo in cui i giochi vengono fatti. In questo mondo che si muove rapidamente, noi manteniamo l’obiettivo di creare esperienze che i nostri giocatori vogliano giocare… proprio oggi, e questo vuol dire che stiamo facendo un cambiamento significativo con uno dei nostri prossimi titoli.

Il nostro studio Visceral stava sviluppando un videogioco d’azione/avventura ambientato nell’universo di Star Wars. Nel suo stato attuale, stava diventando un videogioco d’avventura lineare e basato sulla storia. Ma mentre veniva sviluppato abbiamo messo alla prova i concetti del gioco sottoponendoli a giocatori e ascoltando le loro risposte, capendo quello che volevano giocare e come volevano giocarlo, e cercando di seguire i cambiamenti del mercato. È diventato chiaro che per dare un’esperienza che i giocatori possano voler tornare a giocare e a godersi per lungo tempo dovevamo dare una svolta al progetto. Manterremo il suo stupefacente aspetto visivo, l’autenticità dell’universo di Star Wars, continueremo a creare una storia di Star Wars. Ma, cosa più importante, trasformeremo il gioco in un’esperienza più ampia che permetterà ai giocatori di godersi una varietà maggiore, una maggior capacità di incidere negli eventi del gioco [una maggior player agency], sfruttando le potenzialità del nostro motre Frostbite e reimmaginando elementi centrale del gioco per dare ai giocatori un’avventura di Star Wars di maggio profondità e di maggior respiro da esplorare.

Ma questo cambiamento ne ha coportati altri. Un gruppo di sviluppo da EA Worldwide Studios prenderà in consegna lo sviluppo del gioco, guidato da una squdra di EA Vancouver che già ci stava lavorando. Il nostro studio Visceral invece ridurrà il suo lavoro sino a chiudere, e stiamo spostando il maggior numero possibile di membri della squadra su altri progetti e squadre di EA. Infine, mentre ci aspettavamo di lanciare questo gioco nel nostro anno fiscale 2019 [quindi entro marzo 2019] stiamo ora cercando una nuova finestra di uscita che annunceremo in futuro.”

L’unico sguardo che avevamo avuto su questo gioco di “Star Wars” ci era stato offerto nel trailer che vedete qua sopra e che riassumeva i videogiochi ispirati alla serie fantascientifica Disney attualmente in lavorazione presso gli studi di Electronic Arts. Non era molto, ed effettivamente eran girate voci su difficoltà incontrate da Visceral Games, difficoltà che spinsero EA a far lavorare ulteriori studi (come EA Vancouver) al progetto, ma non ci sembrava che il progetto fosse a rischio di chiusura, o che l’intero Visceral Games fosse a rischio di chiusura.

Come dichiarato però da Zach Wilson, ex sviluppatore di “Dead Space 2” presso Visceral Games, lo studio era da tempo in pericolo: “Dead Space 2” costò sessanta milioni di dollari e potrebbe esser costata altrettanto la sua promozione, ma vendette solo quattro milioni di copie. “Solo” perché con un tale budget e con la parte degli incassi che andò a Microsoft e PlayStation per le versioni Xbox 360 e PlayStation 3 quattro milioni di copie, un numero in realtà molto elevato soprattutto in un genere come il survival horror (“Resident Evil 7: Biohazard” ha raggiunto solo ora queste cifre), non bastarono al gioco per diventare il successo sperato, e questo fa capire quanto l’industria videoludica, i suoi costi e soprattutto le pretese dei suoi capitalisti stiano crescendo senza controllo. Electronic Arts eppure approvò un terzo episodio (il primo videogioco single-player ad alto budget a introdurre micro-transazioni con effetti sul gameplay) che, ugualmente, non raggiunse i risultati di vendita sperati. È triste però che ormai neanche un marchio noto come quello di “Star Wars” permetta più a un produttore di investire in un videogioco solo single-player, lineare e basato sulla storia (non dimenticatevi che “Uncharted” ha una modalità multiplayer con micro-transazioni di grande successo, ed è anche questa a spingere gli incassi dei nuovi episodi).

Da quanto raccolto da Kotaku e IGN, tutto ciò che sinora è stato costruito come asset per questo videogioco di “Star Wars” (chiamato in codice “Ragtag”) verrà in futuro riciclato per il nuovo videogioco non più lineare di EA Vancouver e supervisionato da Steve Anthony. “Continueremo a usare una gran quantità del lavoro che è stato fatto sinora: gli asset del gioco già costruiti saranno la base per questo nuovo gioco.”

Per quanto riguarda Amy Hennig, EA ha dichiarato a IGN che “la compagnia è in discussione con Amy sulla sua prossima mossa”. Inizialmente al progetto collaborò anche Jade Raymond (“Assassin’s Creed”) col suo Motive Studio, dove lavora anche la designer di “Portal” e dove sarebbe in lavorazione “l’Assassin’s Creed di Electronic Arts”, cioè il gioco che farà entrare la compagnia nel mercato dei grandi giochi d’azione/avventura open-world. Un’esperienza quindi già meno lineare di una “in stile Uncharted” come quella che stava creando Hennig. Motive, inoltre, si è di recente fusa con BioWare Montreal, lo studio di BioWare autore di “Mass Effect: Andromeda” e per questo chiusa da EA, e ha lavorato a “Star Wars: Battlefront 2”.

fonte IGN Kotaku Electronic Arts
Potrebbe piacerti anche