Wolfenstein 2 The New Colossus sta facendo innervosire i neo-nazisti

Sembra che alcune persone siano infastidite dal fatto che in “Wolfenstein 2: The New Colossus” il compito del giocatore sia liberare l’America dai nazisti, in quanto si sentono prese in causa e minacciate. Sin dalla sua presentazione il nuovo gioco di MachineGames ha innervosito la “destra alternativa” (“alt right”) degli Stati Uniti d’America, un insieme di movimenti suprematisti bianchi, nazionalisti e neo-nazisti che da noi sarebbero definiti di estrema destra a che trovano la loro rappresentanza nel mondo del videogioco nel movimento chiamato “GamerGate”, impegnato nel ridurre gli spazi per lavoratori e personaggi non bianchi e non maschi nell’industria.

“Wolfenstein 2: The New Colossus” è ambientato in un passato alternativo, un 1961 in cui il Terzo Reich ha conquistato gli Stati Uniti d’America e al soldato William Joseph “B.J.” Blazkowicz, protagonista della serie da “Wolfenstein 3D” del 1992, spetta riunire la resistenza e sconfiggere la minaccia nazista. Anche se la serie va ormai avanti da ben venticinque anni, e anche se il Terzo Reich è stato sconfitto da settantadue anni, i nazisti USA hanno ancora problemi ad accettare che un videogioco possa rappresentare il nazismo come un nemico da sconfiggere, in quanto giudicano l’opera un attacco nei loro riguardi e al governo Trump, fortemente appoggiato da questi gruppi. Basta guardare i commenti sotto il trailer di annuncio di “Wolfenstein 2: The New Colossus” per trovarsi di fronte ad affermazioni come “spero che un giorni vi svegliate e capiate che loro [i nazisti] erano in realtà quelli buoni e che vi hanno mentito per la vostra intera vita attraverso campagne massive di propaganda e tecniche per lavarvi continuamente il cervello” e all’idea che “Wolfenstein 2: The New Colossus” vada interpretato come “la fantasia perversa dei social justice warrior [attivisti per i diritti sociali e civili]” anche a causa della presenza di personaggi positivi neri, donne e nere e donne.

Ora i neo-nazisti americani se la son presa per un cinquettio dell’account Twitter ufficiale di “Wolfenstein 2: The New Colossus”: “Make American Nazi-Free Again” (“Rendete di nuovo l’America libera dai nazisti”). Non solo questo cinquettio afferma che in “Wolfenstein 2: The New Colossus” ucciderò nazisti, ma fa satira sul motto di Trump, idolo dell’estrema destra americana, trasformandolo da “Make America Great Again” (“Rendete di nuovo grande l’America”), motto che per Trump implica la riduzione dei diritti civili di qualsiasi persona non bianca eterosessuale cisgender e maschia, a un motto che ne rappresenta il rovesciamento e ha come hashtag #NoMoreNazis (“Mai più nazisti”).

Bethesda non si è fatta molti problemi a proposito, come chiarito da Pete Hines a GamesIndustry.biz. “Siamo certo consapevoli degli attuali eventi americani e a come possano avere paralleli coi temi di Wolfenstein 2. Ma Wolfenstein è sempre stata una serie decisamente anti-nazista da quando è uscita per la prima volta, più di venti anni fa.” Per quanto “Wolfenstein 3D” di id Software sia del 1992 va in realtà notato che questo pionieristico sparatutto in prima persona riprende una serie precedente iniziata nel 1981 con “Castle Wolfenstein” di Muse Sofware. “Non ci faremo problemi a mostrare di cosa parla il gioco. E non pensiamo che sia esagerato per noi dire che i nazisti sono malvagi e anti americani, e non abbiamo paura a stare nel lato giusto della storia in questo caso.” Hines spiega poi che “è solo una coincidenza che i nazisti marcino per le strade dell’America in questo anno [mentre esce Wolfenstein 2]. Ma è inquietante che il gioco possa persino essere considerato una controversa posizione politica.” Come mostrato da una mod di “Wolfenstain 3D”, chiamata “Dialogue 3D”, è difficile intavolare una discussione civile con un nazista mentre propone di sterminare milioni di cittadini e magari ti sta pure sparando.

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