Call of Duty WW2 ha da oggi micro-transazioni

“Call of Duty: WW2” aggiunge oggi le sue micro-transazioni, attraverso la valuta “Punti COD”, su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Activision ha (intelligentemente) deciso di lanciare “Call of Duty: WW2” senza il sistema di micro-transazioni: nei giorni del lancio di un gioco premium (a pagamento) comunque gli incassi da micro-transazioni sono trascurabili perché i giocatori hanno ancora tante missioni da compiere per guadagnare valuta in-game gratuitamente e non avere questo sistema attivo all’inizio evita che le polemiche sulla sua implementazione possano danneggiare un momento importante per le vendite del gioco. Evita, insomma, che possano accadere polemiche come quella che ha colpito “Star Wars: Battlefront 2”.

L’arrivo delle micro-transazioni in “Call of Duty: WW2” è stato ulteriormente rimandato da Activision a causa dei problemi ai server del gioco, con impossibilità di accedere all’online e di condividere con gli altri giocatori il “Quartier General”, il social hub. Anche qui, da una parte c’era probabilmente la sincera volontà di concentrare gli sforzi degli sviluppatori Sledgehammer Games sul risolvere i problemi attuali piuttosto che sull’implementare le micro-transazioni, dall’altra c’è una mossa intelligente di Activision che evita nuovamente qualsiasi polemica dando la priorità al gioco base, quello pagato a prezzo pieno dai giocatori, rimandando l’aggiunta di un’ulteriore monetizzazione fin quando questo gioco base non funziona come dovuto.

I Punti COD possono essere acquistati con valuta reale e possono essere spesi sia nel multiplayer sia nella modalità Zombie per ottenere loot box, forzieri dal contenuto casuale che contengono varianti per le armi del gioco, animazioni e elementi per la personalizzazione. Si tratta di contenuti prevalentemente estetici, anche se è possibile trovare bonus per l’esperienza e i forzieri della modalità Zombie possono contenere veri potenziamenti temporanei.

fonte VG24/7
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