Disney ha chiesto di sospendere le micro-transazioni in Star Wars Battlefront 2

Come riportato sia da The Wall Street Journal sia da VentureBeat sarebbe stata Disney a telefonare a DICE ed Eletronic Arts per far momentaneamente sospendere le micro-transazioni in “Star Wars: Battlefront 2”. Le polemiche sulle micro-transazioni e le loot box di “Star Wars: Battlefront 2” vanno avanti sin dalla beta aperta del gioco, quando ci accorgemmo che Electronic Arts aveva sostituito l’intero sistema di progressione con un sistema basato su carte (abilità e potenziamenti) da trovare in forzieri dal contenuto casuale. Forzieri acquistabili anche con valuta reale, con un decisivo vantaggio nel multiplayer per chi paga rispetto a chi decide di avanzare nel gioco senza spese aggiuntive.

Lo scontento dei videogiocatori avrebbe allarmato persino Robert “Bob” Iger, amministratore delegato di Disney, e Andrew Wilson, amministratore delegato di Electronic Arts, avrebbe ricevuto una telefonata da Jimmy Potaro, che si occupa dei videogiochi legati ai marchi Disney. Da questa telefonata sarebbe arrivata la decisione di Electronic Arts di spegnere le micro-transazioni in “Star Wars: Battlefront 2”, cioè di impedire ai giocatori di acquistare la valuta premium del gioco (i Cristalli). Le micro-transazioni sarebbero comunque destinate a tornarem e leggendo quello che ha dichiarato DICE durante un AMA (“Ask Me Anyghing”) su Reddit è possibile che siano in futuro limitate a oggetti per la personalizzazione estetica dei personaggi, mentre verrà introdotto un nuovo sistema di progressione più tradizionale.

Voglio chiarire che questo non vuol dire che Disney, dopo aver scoperto della presenza delle micro-transazioni su “Star Wars: Battlefront 2” a causa della protesta dei videogiocatori, si sia sorpresa e abbia telefonato a Electronic Arts per pretendere cambiamenti. Disney ha un grande controllo sui suoi marchi, e soprattutto sul marchio “Star Wars”, e sapeva perfettamente sin dall’inizio come sarebbe stato monetizzato il giocoservizio “Star Wars: Battlefront 2”. Inoltre, Disney non ha mai avuto alcun problema a veder inserire micro-transazioni e loot box nei videogiochi legati ai suoi marchi, persino in videogiochi indirizzati a un pubblico di bambini. Il problema viene dal danno di immagine che la polemica sta causando, dall’insuccesso che “Star Wars: Battlefront 2” pare abbia avuto nel giorno del suo lancio e dalla prossima uscita del film “Star Wars: Gli ultimi Jedi”. Disney non vuole che il marchio “Star Wars” sia danneggiato in un momento tanto importante dell’anno.

fonte The Wall Street Journal VentureBeat
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