Final Fantasy Dimensions 2 non c’entra niente con il primo episodio

Square Enix continua a far uscire spin-off della sua serie “Final Fantasy” su dispositivi mobili. Dopo il deludente “Final Fantasy All the Bravest”, costruito interamente sulle sue micro-transazioni,  “Final Fantasy: Brave Exvius”, che ha avuto una importante collaborazione con Ariana Grande, “Mobius: Final Fantasy”, considerato dalla compagnia il primo “Final Fantasy” principale per dispositivi mobili, e “Final Fantasy Dimensions”, ritorno della compagnia al gameplay tradizionale della serie, arriva “FInal Fantasy Dimensions 2”.

In “Final Fantasy Dimensions 2”, realizzato da Takashi Tokita (il direttore di “Chrono Trigger”), esploro il passato, il presente e il futuro in compagnia di Morrow ed Aermo, con combattimenti a turni e la possibilità di evocare EIdolon, le classiche Invocazioni della serie, grazie alle Signet Stone, oggetti magici da cui i personaggi impareranno anche le loro abilità. Il gioco è già disponibile su Android e iOS a €17, ma devo avvertirvi che, nonostante il modo in cui Square Enix lo promuove, non ha niente a che vedere con il primo “Final Fantasy Dimensions” o con la serie “Final Fantasy”.

Mentre “Final Fantasy Dimensions” è un piacevole, seppur nostalgico, videogioco di ruolo, “Final Fantasy Dimensions 2” è stato descritto come “un videogioco free-to-play incredibilmente rudimentale a cui sono state tolte le micro-transazioni e a cui è stato imposto un prezzo premium”. E in effetti “Final Fantasy Dimensions 2” nasce proprio così, come il videogioco free-to-play “Final Fantasy Legends: Toki no Suishō” (“Final Fantasy Legends” è il titolo giapponese di “Final Fantasy Dimensions”), rilanciato nel Giappone e nel mondo in una nuova versione a pagamento come “Final Fantasy Legends 2” (in realtà il cambio di nome in Giappone è avvenuto prima del cambio di sistema economico) e come “Final Fantasy Dimensions 2”.

Detto così, il progetto sembra ottimo, ma il design di “Final Fantasy Dimensions 2” resta quello di un videogioco free-to-play, non quello di un “Final Fantasy” tradizionale e di “Final Fantasy Dimensions”: non ci sono mondi da esplorare, dungeon e cittià, ma punti della mappa da tappare per svolgere missioni che consistono in una serie di combattimenti, in ondate di mostri da sconfiggere in scontri a turni anche lasciando fare tutto al gioco con la funzione “Auto Battle” attiva. State quindi attenti e non lasciatevi ingannare: se vi è piaciuto “Final Fantasy Dimensions” e cercate nuovamente un JRPG alla “Final Fantasy” per dispositivi mobili “Final Fantasy Dimensions 2” potrebbe decisamente non essere quello che state cercando, e non basta togliere le micro-transazioni a un gioco per renderlo divertente.

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