Il Face ID sugli Android è più vicino di quanto si pensi

Non è passato inosservato un tweet di Roland Quandt che apre scenari inediti per il cosiddetto Face ID sugli smartphone Android. Il noto leaker ha infatti scovato i progetti di un’azienda tedesca che collabora con Qualcomm, la Jabil Optics, e che sono basati su moduli finalizzati alla scansione del volto in 3D e di conseguenza allo sblocco tramite riconoscimento facciale. Insomma, quello che in pratica caratterizza la tecnologia True Depth Camera di iPhone X.

Ming Chi-Kuo di KGI Securities si era detto certo che diversi produttori, Samsung su tutti, avrebbero presto virato in direzione del percorso scelto da Apple che, lo ricordiamo, ha deciso di rinunciare al sensore per le impronte digitali pur di non piazzarlo sul retro. L’analista parlava di un vantaggio di Cupertino rispetto alla concorrenza quantificabile in due anni: un periodo che, a conti, fatti, potrebbe essere molto più breve del previsto.

La tecnologia sviluppata dalla ditta tedesca, infatti, sarebbe già compatibile coi SoC di fascia alta targati Qualcomm. Tanto per intenderci, in teoria gli Snapdragon 660, 835 e il futuro 845 (quello che esordirà presumibilmente su Samsung Galaxy S9) potrebbero già vantare questa feature. Restiamo ovviamente nel campo teorico, considerato anche che non arrivano notizie sull’attuale stato di sviluppo di tale tecnologia: quello che è certo è che il Face ID potrebbe non tardare sui futuri top di gamma Android.

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