Interior Night creerà giochi narrativi per il pubblico di Fargo e Breaking Bad

Caroline Marchal, capo del game design per “Heavy Rain” e “Beyond: Due anime” di Quantic Dream, ha lasciato lo studio (intanto al lavoro su “Detroit: Become Human”) e poi la divisione londinese di Sony, in cui si era trasfertia, per mettersi in proprio, fondando lo Interior Night. Vuole ancora realizzare videogiochi narrativi, come quelli fatti con Quantic Dream, ma il suo obiettivo è ora anche molto più ambizioso: “vogliamo attirare un pubblico maturo, abituato alle serie televisive, persone che amano telefilm come Breaking Bad o Fargo ma che magari non apprezzano i giochi. Lo attireremo con nuove storie interattive. Penso che i videogiochi narrativi siano il genere migliore per raggiungere un ampio pubblico perché le storie, se fatte bene, sono univesali” afferma Marchal nel primo comunicato stampa di Interior Night.

Insieme a Marchal, che sarà direttrice creativa dello astudio, si sono spostati in Interior Night sviluppatori sia da Sony sia da Quantic Dream, ma la squadra è ancora piccola e programma di avere solo 20 dipendenti fissi nel prossimo anno. “Interior Night punta a spingere più in là i confini di cosa le persone hanno sinora giocato, sia come contenuti sia come gameplay. Vogliamo offrire esperienze grandi e ambiziose dove le persone possano non pensare alle meccaniche e concentrarsi sulla loro connessione con i personaggi“. Anche per questo motivo Marchal si è allontanata da Quantic Dream, uno studio Sony e quindi incentrato sullo sviluppo per console PlayStation, per macchine che logicamente chi non è interessato già ai videogiochi non possiede. Per le prime opere Interior Night si concentrerà allora sui PC, o sull’attirare verso le console persone che le hanno già in casa (perché qualcun altro della famiglia le ha comprate) ma che le usano magari solo come streamer. Poi lo studio lavorerà anche a giochi per dispositivi mobili.

Ispirarsi ai telefilm vorrà dire a Interior Night anche dare ai suoi videogiochi il respiro dei telefilm. Non è chiaro se stiano pensando a formati episodici, come quelli sfruttati da Telltale, Dontnod con “Life is Strange” o Io Interactive con “Hitman”, o se l’idea sia creare un giocoservizio in espansione. “Life is Strange” è citato esplicitamente come ispirazione per lo studio, così come “What Remains of Edith Finch”. È chiaro invece che l’obiettivo dello studio sia creare meccaniche intuitive, che offrano profondità ai giocatori ma non necessitino di anni di esperienza nei videogiochi per essere comprese. L’annuncio del loro primo gioco è atteso già per il 2018.

fonte GamesIndustry.biz PCGamesN
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