La Legge Cinema sarà applicabile anche al videogioco

Stamani a Roma si è tenuto il Games Industry Day 2017, un evento promosso da AESVI (che riunisce gli sviluppatori di videogiochi italiani) come incontro tra industria videoludica e istituzioni. Il punto più interessante dell’evento è che AESVI e il Ministero della Cultura hanno annunciato che ci sarebbe la possibilità di applicare la Legge Cinema, approvata dal Parlamento nel 2016, anche all’industria videoludica e anche alle attività del 2017, con vari vantaggi dal punto di vista fiscale.

“Per essere più competitiva nel mercato globale, l’industria italiana dei videogiochi ha bisogno di interventi che possano dare impulso allo sviluppo della produzione a livello locale. In questo senso la Legge Cinema rappresenta un grande passo avanti per il settore”, ha dichiarato Thalita Malagò, Segretario Generale di AESVI. “Ci auguriamo quindi che l’applicazione delle misure previste possa partire al più presto, dopo le necessarie verifiche in sede europea, e che lo sviluppo dell’attuazione della normativa nel prossimo futuro possa avvenire in due diversi direzioni: maggiori risorse finanziarie dedicate al settore dei videogiochi e maggiore focalizzazione sulla ricerca di investimenti internazionali a favore delle produzioni interne”.

La Legge Cinema introdurrebbe nel settore benefici come tax credit di produzione (un credito d’imposta, cioè uno sconto sulla tassazione, del 25% sulla produzione di videogiochi italiani e del 30% sulla produzione di videogiochi stranieri in Italia), tax crediti di distribuzione (un credito d’imposta valido anche per la distribuzione internazionale di videogiochi italiani) e contributi sia automatici sia selettivi applicabili alle varie opere videoludiche in base ai loro risultati economici, culturali e artistici e capaci di coprire sino al 50% i costi di produzione. Mentre il tax crediti di produzione mira soprattutto ad attirare in Italia nuovi studi delle multinazionali (la tattica ha funzionato in Canada), le altre due misure potrebbero aiutare molto la produzione indipendente e spesso auto-finanziata italiana, facilitandone la distribuzione e il finanziamento.

Va detto che tutto questo è ancora ipotetico: parte dei decreti attuativi (quelli che mettono davvero in funzione una legge dopo la sua approvazione) non sono ancora in vigore e la Commissione Europea ne sta verificando la correttezza. E i decreti attuativi della Legge Cinema hanno destato qualche polemica da parte delle grandi produzioni internazionali, che affermano che il modo in cui le agevolazioni sono distribuite  le sfavorirebbero troppo scoraggiando gli investimenti in Italia. Andrebbe capito se questo sia ancora vero e se sia vero anche per la produzioni videoludiche. E andrà valutato come i contributi e i bandi che li erogheranno, pensati per il cinema e la produzione cinematografica, verranno applicati al videogioco, ma intanto si parla di 5 milioni di euro già destinati al tex credit per la produzione di videogiochi italiani nel 2017 e di altri 199 milioni di euro destinati alla Legge CInema (quindi non in modo specifico ai videogiochi) per tax credit su produzione di opere straniere in Italia, distribuzione e contributi, sia automatici sia selettivi.