Star Citizen ha già 150 milioni di budget ma aggiunge micro-transazioni

“Star Citizen” di Cloud Imperium Games di Chris Roberts (“Wing Commander”) è un videogioco fantascientifico con multiplayer online massivo ed è uno dei videogiochi che ha avuto il maggior successo nella storia come crowdfunding. Iniziò la sua campagna Kickstarter nel 2012 e la concluse con 6,2 milioni di dollari (di cui solo 2,1 venivano da Kickstarter), ma negli anni successivi i finanziamenti da parte dei videogiocatori hanno superato in tutto i 150 milioni di dollari. Lo sviluppo del gioco è iniziato nel 2011 e “Star Citizen” sarebbe dovuto uscire prima nel 2014, poi nel 2016 e ormai non ha più alcuna data di uscita confermata. Chris Roberts a gennaio del 2017 per tranquillizzare i videogiocatori ha invece gettato ombre sulla situazione finanziaria del gioco. “Non sono preoccupato, perché anche se non arrivasse più denaro avremmo abbastanza fondi per completare Squadron 42. Gli incassi di Squadron 42 potrebbero poi essere usati per completare Star Citizen”. “Squadron 42” di Foundry 42 ed Erin Roberts è uno spin-off single-player di “Star Citizen” e sarebbe dovuto uscire già nel 2014 (si tratterebbe tra l’altro di un’uscita a episodi), ma secondo Roberts i soldi attualmente disponibili basteranno per completare solo questo spin-off, in ritado di tre anni, e ci sarà bisogno di ulteriori finanziamenti per completare anche “Star Citizen”.

“Star Citizen” è ancora in alfa, alla sua versione alfa 3.0, ma nonostante il gioco sia ancora tanto indietro nel suo sviluppo Cloud Imperium ha deciso di aggiungerci ugualmente micro-transazioni. I giocatori possono acquistare pezzi di terreno su pianeti o altri corpi celesti: lotti da 4 chilometri per 4 a $50 e lotti da 8 chilometri per 8 per $100. È possibile acquistare territori anche con valuta in-game, cioè guadagnate solamente giocando, e questi beni non sono esclusivi per chi usa le micro-transazioni.

Parliamo di un gioco che ha un budget capace di far concorrenza a qualsiasi grande produzione AAA, e anche se è logico che debba essere pensato un modo per renderlo sostenibile nel tempo, dopo la sua uscita, perché i server possano continuare a funzionare e il gioco possa essere supportato con aggiornamenti e nuovi contenuti, sono basito nello scoprire che invece “Star Citizen” prima del suo lancio debba cercare ulteriori modi per ottenere denaro da chi lo ha già finanziato. I giocatori attualmente presenti in “Star Citizen” sono praticamente i suoi produttori, o almeno sono i suoi finanziatori, ma “Star Citizen” è diventato ormai l’ennesimo progetto troppo grande, troppo ambizioso e troppo atteso per essere probabilmente mai completato, sempre bisognoso di ulteriore denaro per poter continuare a crescere. Più soldi incassa più grande diventa, più grande diventa più soldi incassa e più la data di uscita si allontana. Alfa as a service.

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