Star Wars Battlefront 2 cambia il suo sistema di progressione

Evidentemente le proteste e le critiche contro i sistemi di micro-transazioni sempre più invasivi introdotti dai produttori nei videogiochi possono sortire effetti positivi: Electronic Arts ha annunciato che il sistema di progressione basato su loot box mostrato nella beta di “Star Wars: Battlefront 2” sarà modificato prima dell’uscita definitiva del gioco. Quando abbiamo potuto provare su PC l’open beta prevalentemente multiplayer di “Star Wars: Battlefront 2” abbiamo trovato un gioco nettamente migliorato rispetto all’episodio precedente ma segnato da una pessima scelta di Electronic Arts: non esisteva apparentemente altra progressione del giocatore al di fuori delle ricompense recuperate da loot box, scrigni dal contenuto casuale acquistabili anche con valuta reale.

Nuove abilità, potenziamenti per abilità esistenti e armi erano praticamente ottenibili solo casualmente, e quindi un giocatore sfortunato poteva trovarsi a non progredire nelle sue classi preferite ed era fortemente incoraggiato l’acquisto di forzieri (anche se nella beta non era naturalmente ancora possibile spendere in micro-transazioni). “Star Wars: Battlefront 2”, un gioco prevalentemente multiplayer, era insomma fortemente indirizzato verso il pay-to-win. Electronic Arts rispose assicurando i giocatori che questi problemi non sarebbero arrivati nella versione definitiva del gioco e a fine ottobre ha pubblicato un post ufficiale in cui spiega come il sistema sarà modificato. Non si tratta, purtroppo, di una totale rivoluzione, anche perché tutto si basa comunque su un sistema di progressione, cioè su un multiplayer in cui alcuni giocatori sono avvantaggiati rispetto ad altri perché dotati di potenziamenti superiori e non perché più abili. È però almeno un passo avanti.

Le Star Card, le abilità equipaggiabili di “Star Wars: Battlefront 2”, saranno trovabili nei forzieri solo nelle loro tre varianti inferiori (bronzo, argento e oro), mentre le Star Card più potenti, quelle epiche, dovranno essere fabbricate dai giocatori e saranno disponibili a partire da un certo livello. Questo in teoria vuol dire che, arrivati a un certo punto, tutti i giocatori avranno accesso alle varianti più potenti delle loro abilità preferite tramite il sistema di crafting. Ci sono però delle eccezioni: le Star Card epiche ottenibili pre-acquistando le varie edizioni del gioco.

Electronic Arts ha inoltre deciso di eliminare le armi dai forzieri. Almeno, quasi tutte le armi: “un piccolo numero di armi da noi scelte” resteranno nelle loot box, ma la maggior parte dell’arsenale sarà ora sbloccabile semplicemente giocando la Classe che può equipaggiare quell’arma specifica. Le armi che saranno aggiunte in seguito, così come le mappe e gli eroi che saranno aggiunti, saranno inoltre gratuiti per tutti e quindi apparentemente non inclusi nel bottino delle loot box. Sarà anche possibile ottenere forzieri specifici per una certa classe giocando e raggiungendo obiettivi specifici della Classe scelta e in questo modo ci sarà meno rischio di ottenere solo ricompense per Classi che non gioco.

Questi cambiamenti non rispondono certo a tutti i nostri dubbi, e molte cose restano poco chiare. Per esempio, quali saranno queste armi recuperabili solo come bottino casuale dai forzieri? E saranno più potenti, magari sbilanciate, rispetto a quelle recuperabili semplicemente giocando? E quanto saranno incoraggiati i giocatori a comprare comunque loot box per ottenere materiale per il crafting per costruire le Star Card epiche desiderate, quando saranno arrivati al livello adatto? Cioè quanto sarà facile ottenere risorse per il crafting? “Star Wars: Battlefront 2” uscirà per PC, PlayStation 4 e Xbox One il 17 novembre 2017.

fonte Electronic Arts
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