Star Wars Battlefront 2 ha venduto meno del predecessore al lancio? – Videogame Charts Weekly

Ieri sono usciti i risultati delle vendite del mercato retail britannico nella settimana di lancio di “Star Wars: Battlefront 2” di Electronic Arts e DICE (17 novembre 2017). I dati si riferiscono solo al mercato britannico (dovremo aspettare dicembre per avere informazioni su quello americano) e solo alle vendite retail, cioè in formato fisico, ma si tratta di informazioni di solito abbastanza interessanti da darci qualche indicazione su come sono andati i lanci dei videogiochi. E “Star Wars: Battlefront 2” non ha avuto un buon lancio, se confrontato con quello del suo predecessore nel 2015.

Le vendite al lancio di “Star Wars: Battlefront 2” sarebbero del 61% inferiori rispetto a quelle di “Star Wars: Battlefront” [Fonte: Gfk via GamesIndustry.biz]. I motivi per questa diminuzione sono diversi, e capirli aiuta anche a valutare quanto sia stata davvero la perdita di vendite da un episodio al successivo. Intanto, nel 2017 “Star Wars: Battlefront 2” è uscito di venerdì in Europa, mentre nel 2015 uscì di giovedì (il 19 novembre) ed ebbe quindi un giorno di permanenza in più sugli scaffali durante la settimana di lancio.

Poi c’è la progressiva transizione del mercato videoludico dal retail, i formati fisici, al digitale: una perdita di unità vendute in formato fisico non significa sempre una perdita di unità vendute in tutto, perché i giocatori stanno comprando sempre più spesso in digitale. Molti lanci di seguiti nel Regno Unito, di recente, sono sembrati inferiori rispetto ai lanci dei capitoli originali, ma questo succede solo perché Gfk considera unicamente le vendite retail e non si è accorto che a volte i risultati sarebbero stati persino superiori. Electronic Arts è un esempio evidente di compagnia che sta investendo nella transizione verso il digitale, ipotizzando persino un futuro di giocoservizi (game-as-a-service) su abbonamento che saranno giocati in streaming, cioè senza acquistare il gioco e senza neanche installarlo su una macchina, ma giocandolo in remoto. Gli analisti pensano che la transizione da fisico a digitale negli scorsi due anni, per i giochi ad alto budget, sia valutabile in un aumento del 20-30% della percentuale di giochi venduti in formato digitale, ma “Destiny 2” ha per esempio venduto metà delle sue copie in formato digitale mentre il primo episodio vendette nel 2014 in formato digitale solo il 10%, con quindi un aumento del 40%. Secondo le informazioni diffuse da Electronic Arts durante la chiusura del secondo trimestre dell’anno fiscale 2018 per la compagnia il 36% delle vendite su console sono ormai in digitale (su PC il mercato è già prevalentemente digitale da anni) e, secondo informazioni raccolte da GamesIndustry.biz, la percentuale di copie vendute in formato digitale (in generale, non solo da EA) nel territorio britannico rispetto alle copie totali vendute è ancora più elevata e può arrivare al 45%.

C’è infine, probabilmente un peso della polemica che ha colpito “Star Wars: Battlefront 2” per le sue micro-transazioni. La polemica nacque al momento della beta aperta di “Star Wars: Battlefront 2”, quando stampa e giocatori scoprirono che il gioco aveva sostituito il suo intero sistema di progressione con un sistema basato su loot box, forzieri dal contenuto casuale aquistabili anche con valuta reale. In “Star Wars: Battlefront 2” le classi, i velivoli e i personaggi non diventavano più potenti e non guadagnavano nuove opzioni in base al tempo che dedicavo loro o in base alla mia capacità, ma in base ad abilità e potenziamenti trovati casualmente aprendo loot box. Il sistema è stato inserito in “Star Wars: Battlefront 2” per sostituire il tradizionale Season Pass, cioè il supporto del gioco nel lungo periodo tramite l’uscita di espansioni a pagamento pre-acquistabili in blocco. Un sistema basato sulle micro-transazioni e sulle loot box aumenta i profitti per le aziende (un giocatore può per esempio pagare per aprire un forziere trovando quasi unicamente oggetti in-game già posseduti, quindi può pagare per contenuti per cui ha già pagato, più volte) ma permette anche agli sviluppatori di mantenere vivo un gioco nel tempo con nuovi contenuti rilasciandoli gratuitamente a tutti, cioè evitando di dividere l’utenza in base a quali DLC sono stati acquistati.

L’implementazione delle loot box in “Star Wars: Battlefront 2” avvantaggiava però chi spendeva denaro extra rispetto a chi non lo spendeva, creando squilibri nel multiplayer del gioco, ed Electronic Arts è prima intervenuta correggendo il sistema di progressione (per cui le loot box son comunque rimaste centrali) e poi, dopo un’ulteriore polemica causata dai costi in-game dei personaggi sbloccabili, sospendendo momentaneamente le micro-transazioni nel gioco. Le micro-transazioni torneranno in futuro, probabilmente limitandosi a fornire ai giocatori loot box con contenuti estetici per i personaggi mentre un tradizionale sistema di progressione sostiotuirà quello attuale. È difficile valutare quale sia stato il peso della polemica sulle vendite, ma la questione ha fatto tanto rumore da essere trattata anche dalla stampa non specializzata e ha attirato l’attenzione in generale sui problemi etici dell’implementazione di micro-transazioni e loot box e sulle loro possibili connessioni con il gioco d’azzardo. Secondo Electronic Arts la polemica sulle micro-transazioni e la loro solo temporanea sospensione sospensione non avranno impatto sui profitti della compagnia, ma dopo la retromarcia le azioni di EA hanno perso sinora il 3,18% del loro valore.

Videogame Charts Weekly è la rubrica settimanale di Webtrek che osserva e interpreta gli andamenti del mercato videoludico affidandosi alle opinioni di analisti dell’industria e a siti e agenzie come AESVISuperData ResearchGfk Chart-Track, che rende disponibile la classifica di vendita settimanale dei formati fisici dei giochi nel Regno Unito, GitHyp, che registra l’andamento dei giochi su Steam e su Twitch, e Media Create (attraverso Siliconera), che registra le vendite dei formati fisici (e di alcuni rivenditori online non specificati) in Giappone.

Potrebbe piacerti anche