Final Fantasy 15 crescerà ancora nel 2018 nella storia e nel gameplay

Game Informer ha potuto discutere con Square Enix e Hajime Tabata, direttore di Final Fantasy 15, del futuro di questo ultimo e particolarissimo Final Fantasy. Ed è particolarissimo non solo perché è un videogioco di ruolo ma d’azione e open-world, più vicino a opere come The Witcher 3: Wild Hunt o a quelle di Bethesda Games che al videogioco di ruolo in stile giapponese comunemente chiamato JRPG.

La vera particolarità di Final Fantasy 15 è stata la sua gestione: pur essendo un gioco senza micro-transazioni, incentrato su una narrazione comunque ancora lineare e inizialmente solo single-player Final Fantasy 15 è stato gestito e arricchito nel tempo come un giocoservizio, un game-as-a-service, guadagnando anche un DLC che ha aggiunto un multiplayer cooperativo.

Anche se non sono (ancora?) state aggiunte micro-transazioni a Final Fantasy 15 per lucrare su questo nuovo modello, l’attenzione spesa da Square Enix per aggiornare e arricchire il gioco è stata premiata rendendolo l’episodio della serie che più rapidamente ha raggiunto il traguardo delle 6 milioni di unità vendute nel mondo, e ha collaborato col continuo successo dell’MMORPG Final Fantasy 14: A Realm Reborn per rendere Final Fantasy una serie di nuovo chiacchierata e seguita.

Final Fantasy 15 avrebbe anche abbassato l’età dei giocatori della serie: prima la maggioranza del pubblico del gioco aveva circa 35 anni, mentre ora ne ha circa 25. Final Fantasy non è più quindi solo una serie per nostalgici di Final Fantasy 7.

Il merito è anche di Tabata, che è considerato responsabile della nuova gestione della serie e di Final Fantasy 15, ereditato da Tetsuya Nomura e dal suo Final Fantasy Versus 13. Sarebbe stato Tabata a convincere Square Enix a essere più comunicativa con i fan, a chiedere la loro opinione e a renderli parte della crescita del videogioco, elementi fondamentali nel giocoservizio, che è un videogioco che si forma intorno ai suoi videogiocatori.

Il successo al lancio ha permesso di programmare un anno di aggiornamenti gratuiti, ora giunto al termine, con cui accompagnare i contenuti del Season Pass mentre il suo successo nel tempo ha ora convinto Square Enix e Tabata a prolungare il supporto ancora per un anno con nuovi aggornamenti gratuiti e a pagamento.  “C’è ancora qualcosa che non mi soddisfa, qualcosa che manca, nel modo in cui la storia viene raccontata e le informazioni che vengono date… e penso che dobbiamo concentrarci su queste cose.”

Tabata, nel prossimo anno, vorrebbe quindi espandere la storia del mondo e dei suoi eventi, raccontandola meglio e dando più spessore a personaggi che gli sono sembrati trascurati, primo fra tutti Ardyn Izunia, che sarà protagonista di un DLC. Ma c’è anche qualcosa di più interessante. “C’è anche un’altra cosa… un’esperienza completamente nuova dal punto di vista del gameplay” che sarà annunciata all’inizio del 2018. Immagino che annunceranno anche come saranno venduti i nuovi contenuti, per esempio se sarà disponibile un secondo Season Pass.

Intanto, l’espansione multiplayer Comrades continuerà a essere aggiornata, e forse anche alcuni dei suoi nuovi contenuti saranno a pagamento. Square Enix afferma che diventeranno giocabili “in un aggiornamento di Comrades” Noctis, Gladio, Prompto e Ignis, un cambiamento che però creerebbe problemi di continuity se introdotto nei contenuti di Comrades. Forse Square Enix punta a rendere giocabile in coop la campagna principale di Final Fantasy 15 con i suoi personaggi? O inserirà contenuti appositi ambientati in un altro momento della storia? Dovremmo saperne di più già a inizio 2018.

fonte Game Informer
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