Nintendo: se investissimo in 4K e VR saremmo condannati a morire

In una intervista a LesNumeriques Philippe Lavoué, capo della divisione francese di Nintendo, ha spiegato perché la compagnia abbia deciso di adottare tattiche completamente diverse da quelle della concorrenza (Sony e Microsoft) riguardo a nuove tecnologie come HDR, VR e 4K, su cui Nintendo non si sta al momento concentrando.

Il 2017 è stato l’anno della Realtà Virtuale e del 4K, con risultati altalenanti. Console come PS4 Pro e Xbox One X, pensate per funzionare con schermi televisivi a grande risuoluzione, hanno avuto un buon successo ma restano (come previsto sin dall’inizio) dedicate a una nicchia di appassionati, mentre i vistori per la Realtà Virtuale sono al momento o troppo costosi, come Oculus Rift e HTC Vive, o tecnologicamente ancora molto limitati, come PlayStation VR, che è il visore VR (non dipendente da uno smartphone) più diffuso al mondo.

Nintendo ha già commentato in passato su queste tecnologie, notando come appunto le tecnologie siano limitate e il loro pubblico sia ancora troppo ridotto per Nintendo, che sta cercando di aggregare intorno alle sue console, come già fatto in passato, un pubblico più ampio e mainstream rispetto alla nicchia degli appassionati di ultime tecnologie.

Secondo Lavoué questa strategia è necessaria a far sopravvivere Nintendo contro la concorrenza. “Siamo molto pragmatici. Guarda i visori VR, dubito che possano attirare il pubblico. E i consumatori non sono pazienti con l’intrattenimento se non sei capace di offrir loro una soluzione completa. E per quanto riguarda il 4K, dovremmo investire in una tecnologia ancora non largamente adottata? Dove sono oggi questi schermi 4K? Dovremmo investire prima che i consumatori abbiano adottato la tecnologia?

Non possiamo investire su tutto. Cosa potremmo fare poi di nuovo rispetto alla concorrenza? Se facciamo le stesse cose che fanno gli altri siamo condannati a morire perché siamo più piccoli di loro. Con lo Switch abbiamo avuto il merito di proporre usi diversi adatti al ritmo delle vite degli utenti. Il vantaggio è che è capace di inserirsi nella vostra vita quotidiana. In questo modo l’uso dei videogiochi diventa qualcosa di meno eccezionale.”

fonte LesNumeriques
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