Prima di Nintendo LABO: quando Nintendo faceva giocattoli di carta

Questa settimana Nintendo ha presentato Nintendo LABO, una nuova linea di accessori pensati per funzionare con Nintendo Switch ma fatti di cartone. Questi nuovi accessori, distribuiti in set, son chiamati Toy-Con (fusione di toy, giocattolo, e Joy-Con, il controller per lo Switch), potranno essere assemblati a mano dai videogiocatori senza bisogno di forbici o colla e sfruttano la tecnologia dei Joy-Con (i sensori di movimento, la telecamera del Joy-Con destro e la vibrazione HD) per ricevere informazioni e rispondere ai comandi.

Esistono diversi giocattoli pensati già in questo modo, giocattoli da montare e da controllare grazie a circuiti programmabili dal giocatore stesso, ma Nintendo ha combinato questo gusto per il giocattolo fai-da-te con la tecnologia della sua console e, soprattutto, con la praticità e l’ecologia del cartone. Come curiosità, in questo articolo recupero un vecchio post del blog Before Mario e racconto quando già negli anni 70 Nintendo propose dei giocattoli di carta da montare, i Paper Model.

Before Mario è un interessante blog che racconta in modo approfondito Nintendo tra gli anni 60 e gli anni 80, prima che nel 1983 venisse lanciato il Family Computer e iniziasse a diventare un produttore di console noto in tutto il mondo. In realtà ci sono anche articoli, altrettanto interessanti, che coprono parti della storia di Nintendo precedenti o successive a queste date, andando per esempio a raccontare le origini della compagnia nell’Ottocento.

Nintendo fu fondata infatti nel 1889 e produceva inizialmente carte chiamate Hanafuda (carte coi fiori), tollerate dal governo giapponese perché non segnate da chiari valori numerici: le carte in Giappone erano viste comunemente come mezzo per il gioco d’azzardo e come segno di influenza occidentale (arrivarono nel Cinquecento grazie ai missionari) e nei secoli furono più volte vietate.

L’assenza di valori numerici o punteggi sulle Hanafuda le rendeva apparentemente meno adatte al gioco d’azzardo, ma il loro successo (e il successo della prima Nintendo) fu determinato dall’uso che invece la yakuza riuscì a farne proprio nel gioco d’azzardo.

Facciamo un salto avanti nel tempo: siamo nel 1974, prima che Nintendo iniziasse a specializzarsi in videogiochi (accadrà a partire dalla fine degli anni 70) e quando l’obiettivo era ancora differenziare il proprio catalogo su una grande varietà di giocattoli diversi. Arrivano così una serie di modellini di carta da montare secondo le istruzioni, 39 set divisi tra veicoli, animali, edifici e paesaggi creati sfruttando le presse e le competenze disponibili in una compagnia con una lunga storia nella produzione di carte da gioco.

Si trattava di un’evoluzione di una precedente linea di giocattoli (in quel caso portata in Giappone dall’estero e riadattata dalla compagnia al mercato locale): negli anni 60 Nintendo vendeva modellini da realizzare ritagliando lastre di polistirene usando un filo di ferro arroventato grazie alla corrente elettrica (mi sembra una cosa pericolosissima da dare in mano a un bambino).

Se volete approfondire l’argomento e scoprire anche molto altro sul passato di Nintendo vi consiglio di leggere il post originale pubblicato su Before Mario nel 2012 (lo trovate come fonte di questo articolo). Qui invece trovate, sempre dallo stesso blog, una bella panoramica di tutti i 39 set di giocattoli di carta prodotti nel 1974 da Nintendo.

fonte Before Nintendo
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