Overwatch League non è inclusiva quanto Overwatch

Come molte altre competizioni di eSport la prima edizione dell‘Overwatch League non ha nessuna giocatrice femminile. Si nota soprattutto l’assenza di una delle più famose giocatrici professioniste di Overwatch, la prima donna a giocare in Corea nel torneo APEX, Kim “Geguri” Se-yeon, come hanno notato il sito Compete e altri membi della stampa.

Geguri è diventata famosa a livello internazionale quando nel 2016, a diciassette anni, si è dovuta difendere dall’accusa di barare a Overwatch semplicemente perché è una delle migliori giocatrici di Zarya al mondo. I suoi avversarsi (i Dizziness) arrivarono a promettere di abbandonare la scena competitiva di Overwatch se Geguri avesse dimostrato di non barare. Lei lo ha dimostrato, e gli avversari, che intanto la avevano anche minacciata di morte, si sono effettivamente ritirati.

L’assenza di donne è purtroppo normale negli eSport ma è strana per un videogioco come Overwatch, venduto in edizione fisica con una ragazza omosessuale sulla sua copertina, un gioco che è sempre stato promosso per la sua inclusività. Le varie squadre, di fronte alle domande dei giornalisti sull’assenza di Geguri e in generale di giocatrici donne, hanno dato diverse risposte, a volte citando la necessità di scegliere gruppi di giocatori già affiatati da squadre esistenti (anche se non sempre è quello che poi hanno realmente fatto).

Gli Houson Outlaws (le squadre della Overwatch League sono basate su città, come le squadre degli sport tradizionali) hanno invece spiegato che sarebbe stato difficile metterla in squadra a causa della barriera linguistica, del problema di inserirla in una squadra altrimenti solo maschile e che prendere una donna avrebbe causato problemi, avrebbe sollevato dubbi sulla validità dell’operazione, che potrebbe sembrare solo una trovata pubblicitaria.

Secondo il manager degli Houston Outlaws, Matt Rodriguez, non c’è motivo per cui non ci siano donne nell’Overwatch League: per ora il momento non è ancora quello giusto, ma prima o poi la situazione cambierà e le professioniste devono continuare a impegnarsi in vista di quel momento, superando gli ostacoli in più che si troveranno davanti in quanto donne. È un’opinione piuttosto diffusa, anche tra le squadre dell’Overwatch League: sono le donne a doversi impegnare di più dei loro colleghi maschi se vogliono avere opportunità simili a loro. Come al solito.

fonte Compete
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