The Witcher è ancora lontano dall’uscita su Netflix come serie TV

Sappiamo che Netflix sta lavornado a una serie TV basata sulla serie di romanzi del ciclo di Geralt di Rivia di Andrzej Sapkowski, saga da cui è stata tratta anche la serie videoludica The Witcher di CD Projekt e CD Projekt Red. Anzi, anche se Sapkowski mostra sempre un certo malumore ad ammetterlo, questo ciclo di romanzi è diventato famoso a livello internazionale proprio grazie ai suoi videogiochi, soprattutto a The Witcher 3 Wild Hunt che è diventato una delle manifestazioni più alte del videogioco di ruolo open-world d’azione e narrativo, mentre serie come Fallout ancora faticano a trovare una direzione.

La serie sta venendo scritta e supervisionata da Lauren Schmidt Hissrich, che ha in passato lavorato agli adattamenti per Netflix di Daredevil e The Defenders. E, rispondendo al cinguettio di un appassionato della serie originale, che temeva che il mondo di The Witcher fosse ingentilito (o meglio, “annacquato”) nel passaggio al telefilm, Lauren Schmidt Hissrich assicura invece che la serie “non sarà annacquata”.

Un’affermazione che sicuramente rassicurerà i fan più ansiosi, ma personalmente non avrei mai pensato che Netflix, dopo una serie di progetti cupissimi come le serie tv Marvel o anche il recente film Bright, si mettesse a rallegrare il mondo di Geralt di Rivia. Anzi, io temo soprattutto che la serie venga esageratamente incupita come ora va di moda, rinunciando a qualsiasi momento di leggerezza.

Intanto, Hissrich ha pubblicato su Twitter anche qualche cinguettio che racconta la sua ricerca per la scrittura della serie TV e del suo pilota, e ha citato come riferimento per il suo lavoro alcuni romanzi di  Andrzej Sapkowski come La spada del destino (ufficialmente primo romanzo della saga), Il guardiano degli innocenti (il secondo romanzo) e Il sangue degli elfi (il terzo romanzo).

L’arrivo della serie su Netflix è però ancora piuttosto lontano. “Guardato dal punto di vista dei tempi necessari per i prodotti televisivi” cinguetta Lauren Schmidt Hissrich “è ancora molto presto. C’è ancora molta strada davanti tra i casting e il cercare i luoghi e la costruzione del mondo della serie. Per ora siamo solo io, i libri, molti grandi e colti compagni e il mio amato computer.” Attualmente l’autrice sta scrivendo “la bibbia” della serie TV, cioè la guida che sarà seguita da tutti i suoi scrittori e registi.

Ma il ruolo di Lauren Schmidt Hissrich ha attirato, naturalmente, anche molte critiche: è una donna e dicono che sia ebrea, due cose che una parte del pubblico maschile e la destra europea e americana non amano molto. Appassionati del videogioco temono per esempio che le figuri femminili vengano rappresentate in modo troppo progressista se affidate a una donna e The Witcher, anche nella versione videoludica di CD Projekt Red, è noto per la sua rappresentazione sessista e sessualizzata dei personaggi femminili.

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