God of War ispira il suo level design a Bloodborne e FromSoftware

Nel podcast The Lost Pages of Norse Myth Anthony DiMento, designer dei sistemi di God of War, e Luis Sanchez, suo level designer, hanno raccontato cosa ci sia alla base del level design dell’ultima avventura di Kratos sviluppata da Santa Monica in esclusiva per PlayStation 4. E a quanto pare qualche ispirazione proviene da Bloodborne di Sony e FromSoftware.

Considero Bloodborne il culmine del level design dei Soulsborne di FromSoftware. Il primo Dark Souls ha un mondo unico fatto di aree interconnesse, ed esplorarlo è a volte simile a risolvere un puzzle tassello per tassello, ma il terzo episodio rinunciava a questa complessità con un percorso alla fine lineare e zone nettamente divise tra loro. Bloodborne assomiglia al primo Dark Souls, con in più tutta l’esperienza acquisita negli anni da FromSoftware e una funzione di viaggio rapido disponibile sin dall’inizio.

God of War non avrà un design open-world e non avrà un mondo completamente interconnesso in stile Dark Souls o Bloodborne, ma stavolta Santa Monica ha deciso di aprire un po’ le sue mappe, di “far respirare un po’ il mondo” del gioco rendendolo meno lineare. “Amo costruire spazi e annodarli tra loro. Uno dei miei videogiochi preferiti è Bloodborne” spiega Sanchez.

“Il loro design [dei livelli] è della massima qualità, stupefacente. È stato un’ispirazione per me. Quindi un sacco di esplorazione degli spazi in qualche modo ricorda quei giochi. Abbiamo quei piccoli micro-cicli dove trovi un nuovo sentiero, una nuova scorciatoia, e non accade solo per il gusto di farlo. Diamo uno scopo a cui sentieri, diamo uno scopo a quelle scorciatoie. E girare intorno uno spazio, imparare a conoscere un’area, farne una mappa mentale… è questo che mi piace.”

via Glixel
Potrebbe piacerti anche