Perché il numero romano IIII è corretto nel logo di Call of Duty Black Ops 4

Da quando è apparso il primo teaser di Call of Duty Black Ops 4 ho letto discussioni sull’aspetto del numero 4 nel logo, scritto in cifre romane come IIII e non come IV, come viene abitualmente rappresentato oggi quando si usa questa numerazione.

Introduzione alla numerazione romana

Prima, un piccolo riassunto di come funziona la numerazione romana sino al numero dieci. I è il simbolo romano per 1, V è il simbolo romano per 5 e X è il simbolo romano per 10. 1 si scrive I, 2 si scrive II (1+1), 3 si scrive III (1+1+1), ma 4 viene oggi normalmente scritto per sottrazione. Non viene quindi usata la forma IIII ma si preferisce la forma IV: un numero piccolo (1) è seguito da un numero grande (5) e nella numerazione romana questo voleva dire che il numero piccolo andava sottratto a quello grande. 5-1=4.

Questo funziona in molti altri casi: X (come ho detto sopra) è il simbolo romano per il 10, mentre L è il numero romano 50 e se volessi scrivere 40 potrei scrivere XL, 10 seguito da 50 cioè 50-10. Tornando ai primi dieci numeri romani, 5 si scrive semplicemente V, 6 è 5+1 quindi VI, 7 è VII, 8 è VIII e 9 è di nuovo scritto come una sottrazione, cioè come 10-1 cioè come IX. Perché dovrebbe essere quindi possibile scrivere 4 come IIII?

Un paio di ipotesi sulle origini dei numeri romani

Questo dipende molto dal significato originale di questi simboli. Noi oggi vediamo la numerazione romana come una sequenza di lettere, e i simboli che i Romani usavano come numeri effettivamente si sono evoluti assimilandosi alle lettere dell’alfabeto, ma in origine (e simboli simili si trovano nella numerazione etrusca) avevano un significato molto diverso legato a come si contava all’epoca: con le dita delle mani o aiutandosi con un bastone su cui venivano fatte delle tacche.

Secondo una ipotesi (quella che preferisco) quindi I è “un dito”, V è “una intera mano” e X non è altro che “due mani”, con una mano sopra e una mano sotto rappresentata capovolta. Secondo un’altra ipotesi I è invece “un segno fatto su un bastone”, V è “un doppio segno fatto su un bastone” e X non è altro che “una X fatta su un bastone”.

La somma era preferita alla sottrazione

Qualsiasi sia l’ipotesi corretta, i numeri romani funzionavano in origine in modo un po’ diverso rispetto all’idea che ne abbiamo ora, erano una sequenza di simboli e non una sequenza di lettere da sommare e da sottrarre, e soprattutto veniva in genere preferita la somma alla sottrazione perché era questo il modo originale di contare con questi metodi.

Pensate all’ipotesi della mano: noi sommiamo le dita di una mano a quelle dell’altra, non le sottraiamo. Il 6 era allora una mano completamente aperta e un dito in più, quindi VI, mentre il 4 sarebbe semplicemente stato rappresentato da quattro dita, quindi da IIII.

In generale, le forme basate solo sulla somma erano preferite per le iscrizioni (soprattutto per quelle ufficiali), mentre nei documenti si trova di tutto, con le forme IIII e IV usate senza distinzione anche nella stessa fonte e cose più bizzarre come XIIX e IIXX per 18 (20-2) al posto dell’oggi normale XVIII. Mi ricordo di aver anche avvistato un XXXXX usato al posto di L per 50 o sottrazioni meno diffuse come IC per 99 (dovrebbe essere XCIX).

La forma IIII è sicuramente meno nota oggi (ed eppure si trova ancora in moltissimi orologi al posto di IV) ma è decisamente corretta, ed è stata probabilmente scelta per la sua simmetria come logo di Call of Duty Black Ops 4.

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