Samsung farà debuttare il riconoscimento del volto in 3D nel 2019

Qualche difettuccio, incredibile ma vero, ce l’ha anche il Samsung Galaxy S9. Oggi, ad esempio, vi abbiamo parlato in questo articolo di alcuni problemi riscontrati col sensore per le impronte digitali, ma la vera pecca del top di gamma del gigante asiatico – soprattutto se si vuol provare sempre il giochino del paragone con Apple – è il riconoscimento facciale. Sistema così poco sicuro che la stessa azienda l’ha ritenuto non adatto per Samsung Pay. Il che è tutto dire.

Come già anticipava Ming Chi-Kuo di KGI Securities qualche mese fa, Samsung è indietro rispetto a Cupertino, in questo particolare ambito, di almeno un paio d’anni. E proprio due anni, o giù di lì, passeranno dall’arrivo di iPhone X e della sua TrueDepth Camera a quello del riconoscimento del volto in 3D su un Galaxy. Che potrebbe essere il futuro S10, ma restiamo nel campo di supposizioni che lasciano il tempo che trovano pur ritenendo che il 2019 sarà l’anno giusto.

Quello che invece è certo, è che lo sviluppo della tecnologia è stata affidata alla partnership di due aziende, la Mantis Vision (Israele) e la Namuga (Corea del Sud), tra l’altro già fornitrice dei moduli in 3D per le Intel RealSense. Per il Korea Herald sarebbe sufficiente a portare il riconoscimento come strumento per utilizzare Samsung Pay, vedremo se a conti fatti il divario con Apple sarà finalmente annullato.

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